La parlamentare Scarpa contro la proposta di porre un tetto al numero di bambini stranieri
“Dichiarazioni di Valditara e Salvini gravi e discriminatorie”
TREVISO – La parlamentare trevigiana Rachele Scarpa dei dem ha fortemente biasimato le parole del ministro Valditara, che ha proposto di porre un tetto al numero di stranieri nelle classi italiani. L’onorevole provenendo da una provincia dove la presenza di cittadini con origini diverse è importante reputa anacronistico e discriminatorio un simile provvedimento, non solo dal punto di vista costituzionale ma anche alla luce del fatto che molti di questi bambini sono nati e cresciuti in Italia e in molti casi non parlano nemmeno la lingua dei genitori. “Un tetto massimo del 20% di studenti di origine non italiana a scuola: solo a Valditara e Salvini poteva venire un’idea del genere, dannosa, provocatoria e razzista – afferma Scarpa -. I ministri leghisti non sono in grado di guardare in faccia la realtà dell’Italia di oggi: 70% degli studenti con background migratorio nel nostro paese è nato e cresciuto in Italia. Farebbero parte anche loro di questa selezione discriminatoria?”.
La parlamentare trevigiana quindi prosegue: “Tra i banchi di scuola è dove si costruiscono uguaglianza e inclusività, valori e sfide della contemporaneità con cui dobbiamo imparare a misurarci sin da piccoli: il rischio, altrimenti, è di concludere il percorso di studi con la stessa apertura mentale del Ministro Valditara. La proposta incarna un’idea di scuola che discrimina, che vede gli studenti di origine straniera come un peso, e che non esita a metterli in difficoltà anche a livello materiale e logistico: una volta superata la soglia del 20% nella scuola più vicina a casa, chi non viene ammesso dovrebbe sceglierne obbligatoriamente un’altra, magari distante chilometri da casa? Non si fa inclusione sociale escludendo i bambini dalle scuole. Sorprende il coraggio e la sfrontatezza con cui si ventilano al Ministero proposte dalla dubbia costituzionalità”.