TREVISO – Esattamente 276 nuovi contratti a tempo indeterminato. Sono quelli che verranno siglati entro la fine di agosto da altrettanti insegnanti sino ad oggi costretti a lavorare negli istituti del trevigiano da precari. Poco più della metà dei 426 docenti stabilizzati l'anno scorso.

In questo modo verrà coperto più o meno il 60 per cento dei posti disponibili. Mentre l'altro 40 per cento continuerà ad essere garantito dall'assegnazione di supplenze annuali, che andranno in scena dall'1 all'8 settembre e che metteranno in fila oltre mille docenti precari alla ricerca di una cattedra.

Nel dettaglio le cosiddette “immissioni in ruolo” saranno 13 per quanto riguarda l'asilo (l'anno scorso erano state 48), 29 alle elementari (l'anno scorso 2), 120 alle medie (l'anno scorso 147) e 90 alle superiori (l'anno scorso 151). Il vero punto critico, però, riguarda il settore del sostegno, già ridotto dal piano di riforma targata Gelmini-Tremonti. Quest'anno, infatti, verranno assunti solo 24 insegnanti incaricati di seguire gli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento. Meno di un terzo dei 78 docenti di sostegno stabilizzati la scorsa estate.

“Avrebbero dovuto essere almeno in linea con le assunzioni dell'anno scorso – sbotta Giuseppe Morgante, segretario provinciale Uil-Scuola – se non altro perché gli alunni con problemi sono in costante aumento”. Così, però, non è stato. E per le famiglie l'unica soluzione sarà quella di continuare a confidare sulla gestione dell'organico di fatto, cioè coprendo di volta in volta di posti necessari, spesso a scuola già iniziata. “Andiamo avanti con questa bufala – conclude Morgante – anche se, per lo meno, stiamo riuscendo a combattere la precarietà diffusa negli ultimi anni nel pianeta scuola”. La strada, però, è ancora lunga.