PONZANO – «Caro Samuele, sei volato via senza soffrire, dopo aver sfiorato per pochi mesi la terra e aver conosciuto i baci e le carezze dei genitori, ma adesso tuo papà e tua mamma sanno che sei un angelo e che, anche se non potranno più stringerti tra le braccia, sarai per sempre vicino a loro». Sono queste le parole pronunciate ieri pomeriggio da don Aldo Danieli durante il funerale del bimbo di appena tre mesi e mezzo spentosi improvvisamente nella notte tra giovedì e venerdì mentre dormiva nella sua culla.

Nella chiesa di Paderno, davanti alla piccolissima bara bianca, un centinaio di persone tra parenti e amici si sono strette attorno ai giovanissimi genitori Felipe Do Nascimento e Alessandra Moro, rispettivamente di 20 e 23 anni, che verso le sei di venerdì mattina hanno trovato il loro piccolo senza vita e dall’abitazione di via dei Fanti hanno tentato una folle corsa per raggiungere il Ca’ Foncello, attraverso la tangenziale, finita davanti alle sbarre chiuse di via San Pio X a Castagnole. Qui, dopo i tentativi di Felipe e Alessandra di rianimare Samuele all’interno della loro auto, è intervenuta un’ambulanza, ma ormai non c’era più nulla da fare.

L’autopsia ha poi confermato: nessun segno di soffocamento e nessuna malformazione, il bimbo nato lo scorso 31 luglio è stato vittima della “morte in culla”, sindrome della morte improvvisa del lattante (Sids), tanto rara quanto imprevedibile.

«Ci sono persone che vivono un secolo e altre che sono come un fiore che appena sbocciato subito si secca: la vita è comunque un dono e questi episodi ci ricordano che non possiamo disporre di essa a nostro piacimento – ha concluso don Aldo – ora il piccolo Samuele è una farfalla che ha appena fatto in tempo ad ammirare il mondo e poi è volata via verso la dolcezza infinita». Dopo il funerale il feretro ha proseguito verso il cimitero di Paderno.