Pieve di Soligo, 70 mamme no-vax dal sindaco per chiedere la proroga per i vaccini
Una partecipazione inattesa da sindaco, assessore all’istruzioni e vicesindaco che credevano di avere appuntamento con un una decina appena di rappresentanti
| Silvia Ceschin |
PIEVE DI SOLIGO - Si sono presentate in settanta all’incontro con il sindaco giovedì scorso alla sede municipale di via Majorana. Un’invasione pacifica di mamme no-vax, ma anche sostenitrici della libera scelta, che si sono rivolte al primo cittadino di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, chiedendo una proroga sui termini per le vaccinazioni obbligatorie.
Una partecipazione inattesa da sindaco, assessore all’istruzioni e vicesindaco che credevano di avere appuntamento con un una decina appena di rappresentanti del nutrito gruppo di genitori del Comune contrari alla legge Lorenzin. Il modello a cui guardano è quello di Schio dove, a seguito delle proteste no-vax, il sindaco Valter Orsi, sulla base di una circolare emanata dal Miur, aveva approvato a fine agosto una delibera che garantiva l’accesso alle scuole d’infanzia e agli asili nido del Comune nell’anno scolastico 2017-2018, per tutti i bambini.
Troppe incertezze per il gruppo di genitori pievigini che chiede tempo e libertà per affrontare la delicata questione. Giovedì scorso all’incontro con i rappresentanti dell’amministrazione, c’erano genitori di alunni della materna, delle elementari e delle medie. Ognuno con le proprie motivazioni, preoccupazioni ed esperienze. Si sono raccontati in tutta sincerità.
Tra loro anche chi è diventato contrario ai vaccini perché segnato da un’esperienza negativa vissuta sulla pelle del figlio. “E’ un tema particolarmente sensibile che riguarda molti cittadini di Pieve – ha spiegato l’assessore Elena Bigliardi – e che stiamo prendendo in considerazione.
Il documento che ci hanno presentato questi genitori è stato passato all’ufficio legale del Comune che valuterà se esistono eventuali soluzioni. Se e nel caso, passerà a una valutazione di merito che dovrà comunque tenere conto anche delle esigenze di tutti gli altri genitori del Comune.
E' comunque un tentativo in salita che ha davanti già l'esempio della Regione conclusosi con un nulla di fatto”. Entro breve si terrà un nuovo incontra tra mamme e sindaco che spiegherà le decisioni dell’amministrazione. La questione sarà comunque portata dal gruppo all’attenzione anche degli altri sindaci di zona.
Silvia Ceschin