Il Platano di Curinga si aggiudica il secondo posto all’ European Tree Of The Year
Un leccio spagnolo di oltre mille anni conquista invece il gradino più altro del podio.
| Ilaria Frare |
ITALIA - Secondo classificato il Platano di Curinga, in Calabria, affaciato sul Mar Tirreno. La sua storia sembra risalire ad oltre mille anni fa: si pensa infatti che possa essere stato piantato dai monaci basiliani che arrivarono il Calabria e costruirono l‘eremo di Sant’Elia. Ma le sue radici potrebbero essere ancora più vecchie. Il suo tronco è completamente cavo e ha un’apertura larga più di tre metri, tanto da valergli il titolo di platano più grande d’Italia.
Terzo classificato l'antico Sicomoro della Russia, di 284 anni, custode di una moschea del Daghestan. I vincitori sono stati annunciati il 17 marzo durante una cerimonia online dall' Environmental Partnership Foundation, la ONG che ogni anno premia le piante più significative del continente.
Il concorso Tree Of The Year europeo nasce nel 2011, ispirato dal simile popolare concorso che veniva organizzato in Repubblica Ceca. Ogni anno, la votazione online per assegnare il titolo viene organizzata dall’EPA, Environmental Partnership Association, di cui fa parte la Czech Environmental Partnership Foundation. La prima votazione europea è stata organizzata quasi dieci anni fa e, da allora il numero di paesi partecipanti all’evento è più che triplicato, passando da 5 a 16.
Il concorso mira a valorizzare il patrimonio naturale di ogni nazione, sottolineando il valore storico degli alberi. Non a caso, infatti, l’albero non viene premiato semplicemente per la sua bellezza, ma anche per la sua storia. Più l’esemplare è radicato al territorio e alla comunità che lo circonda, maggiori saranno le possibilità di vittoria.