POLIZIA LOCALE, ECCO GLI UFFICI SU QUATTRO RUOTE
Due nuovi furgoni con telecamere per tenere sotto controllo il territorio
| Laura Tuveri |
TREVISO - Territorio maggiormente presidiato, soprattutto le periferie e i quartieri che spesso si sentono trascurati, grazie a due nuovi mezzi, una sorta di uffici su quattro ruote, in dotazione del comando della Polizia Locale.
100 mila euro, di cui 70 mila giunti dalla Regione, di investimento per acquistare due furgoni Renault Trafic, uno dei quali prettamente adibito ad ufficio, dotato di computer, stampanti per accogliere, esposti, denuncie ecc…, e dotato anche di una colonna mobile che sorregge due potenti fari che si muove a 360 gradi in grado di illuminare a giorno e a diversi metri di distanza della postazione, raggiungendo l’altezza di oltre 4 metri.
E’ dotato, inoltre, oltre che di cassetta per il pronto soccorso e di un etilometro. L’altro furgone è stato adibito per il pronto intervento edinterviene tempestivamente in caso di incidenti o tafferugli che potrebbero verificarsi nel corso di eventi o manifestazioni sportive. E’ dotato di telecamera per riprendere la registrazione in tempo reale di quanto accade attorno, E, ovviamente, di etilometro e tutta la strumentazione necessaria per le necessità del caso.
Possedere la telecamere è indispensabile per consentire l’esatta ricostruzione dei fatti, soprattutto in caso di pestaggi o disordini durante manifestazioni di varia natura. Sei gli agenti che utilizzeranno questi due nuovi mezzi e che potranno maggiormente presidiare il territorio con una presenza ancora più capillare. I furgoni sono in funzione già da oggi, mercoledì 22 settembre, per quasi 24 ore al giorno.
Sono stati presentati stamani nel corso di una conferenza stampa dal vicesindaco, Giancarlo Gentilini, dall’assessore alla Sicurezza, Andrea De Checchi, e dalla comandante della Polizia Locale, Federica Franzoso, presso la sede del comando della Polizia Locale voluta dallo stesso Gentilini proprio in zona ex foro Boario, definito dallo stesso il Bronx di Treviso, quando nel 1994 si insidiò a Ca’ Sugana per il suo primo mandato di sindaco.
I due mezzi sono sempre in contatto, in diretta, con la centrale operativa che si trova in sede. “Questi due mezzi – ha detto la comandante Franzoso - assolvono ad una funzione importantissima: avvicinare i vigili alla cittadinanza per essere ancora più vicini alla gente, fra l’altro importante sentinella del territorio, dare a noi la massima visibilità in caso in cui si richiede in nostro intervento e ovviamente garantire alla popolazione sicurezza”.
Con questi due nuovi uffici mobili che agevolmente si potranno spostare sul territorio, gli agenti saranno in grado di presidiare soprattutto i quartieri e le zone più problematiche come piazza Martiri di Belfiore, la famigerata via Bindoni, dove risiedono famiglie rom e dove di recente si sono verificati degli episodi di pestaggi, ma anche il quartiere di San Liberale. “Dotando la Polizia locale di questi due mezzi continuiamo a fare passi da gigante per assicurare, come avevo promesso ai miei cittadini, la sicurezza.
In passato ho voluto dotare gli agenti di manganelli e di pistole e sono stato tacciato da tutt’Italia di essere fascista, nazista, razzista. Ora ci stanno arrivando tutti, ora tutti stanno seguendo il vangelo secondo Gentilini” ha detto il prosindaco che aggiunge: “Da quando amministro questa città ho sempre pensato come prima cosa alla sicurezza dei cittadini e della città ed è questo che ho chiesto di fare all’assessore di reparto e al comandante della Polizia Locale.
C’è carenza di personale, ma il comandante sta vagliando delle candidature pescando dalle liste di mobilità, visto l’impossibilità per gli enti pubblici di assumere nuovo personale a causa del Patto di stabilità. Tutti chiedono di essere trasferiti a Treviso, qualcosa riusciremo a trovare”. Il comandante Franzoso spiega che ci vorrebbero almeno 10 agenti in più. Ora sono 89 gli uomini sotto la sua guida.
E assicura che questi mezzi, proprio in mancanza di nuove forze, consentono una razionalizzazione delle forze a disposizione e soprattutto la possibilità di essere ancora più presenti sul territorio e in maniera ancora più autonoma, perché gli agenti sono in grado di fornire al cittadino un servizio in più non obbligandolo a recarsi presso il comando, potendo trovare nell’unità mobile un vero e proprio ufficio che offre un servizio identico. L.T.