A Ponte di Piave la presentazione delle tappe venete al Giro d'Italia
Presenti all'evento tre campioni del mondo come Moreno Argentin, Liam Bertazzo ed Enrico Franzoi
PONTE DI PIAVE - Anteprima veneta del Giro d’Italia al Borgo della Birra - a Levada di Ponte di Piave (Treviso) venerdì sera - organizzata da Gabriele Tonon.
Alla serata hanno partecipato campioni del ciclismo del presente e del passato. Tre campioni del mondo Moreno Argentin, Liam Bertazzo - che è stato premiato per il titolo di Roubaix 2021 nel quartetto conquistato assieme a Ganna, Milan e Consonni dal presidente del Comitato Veneto della Federciclismo Sandro Checchin e da Gabriele Tonon - ed Enrico Franzoi e tanti professionisti trevigiani: Simone Fraccaro (che ha vinto a Longarone la tappa Verona-Longarone 1976 e Foggia-Isernia nel Giro 1977), Marzio Bruseghin (terzo nel Giro d’Italia 2008 e vincitore della cronometro Pesaro-Urbino), Giovanni Moro ed Ennio Salvador. Madrina della serata Mara Mosole che ha fatto coppia con il padre Remo Mosole.
Ecco la tappe del Veneto, tutte nell’ultima settimana
26 MAGGIO, TAPPA 18: BORGO VALSUGANA-TREVISO DI 152 KM
Ultima occasione per i velocisti o, per meglio dire, per gli sprinter rimasti in corsa. Soprattutto quelli a caccia della maglia ciclamino. Si arriverà in volata a Treviso dopo aver scalato comunque le salite di Le Scale di Primolano (4a categoria), Valdobbiadene (traguardo volante) e Muro di Ca' del Poggio (4a categoria). Una volta passati il traguardo volante di Susegana, dritti verso la volata di Treviso.
-Orario di partenza: 13.50
-Orario d'arrivo: tra le 17.04 e le 17.22
-Lunghezza: 152 km
-Dislivello: 1.150 metri
Il sindaco di Treviso Mario Conte: “Siamo onorati di ospitare una tappa a Treviso. Siano tutti reduci di anni di paura, timori per la pandemia. Mai come quest’anno accogliamo il Giro con entusiasmo”.
27 MAGGIO, TAPPA 19: MARANO LAGUNARE-SANTUARIO DI CASTELMONTE DI 177 KM
Prima della due-giorni decisiva in salita. Tappa con traguardo al Santuario di Castelmonte, ma prima di arrivarci i corridori dovranno scalare Villanova Grotte (3,7 km all'8%, con picco al 13%), il Passo di Tanamea (18,8 km al 4,6%, con picco al 9%) e - una volta sconfinati in Slovenia - il Kolovrat (10,3 km al 9,2%, con picco al 15%). Allo scollinamento si torna poi in Italia e, passato il traguardo volante di Cividale del Friuli, ecco il Santuario di Castelmonte (7,1 km al 7,8%, con picco al 14%) a verificare le condizioni dei pretendenti al titolo.
-Orario di partenza: 12.25
-Orario d'arrivo: tra le 16.57 e le 17.32
-Lunghezza: 177 km
-Dislivello: 3.230 metri
Giuseppe Bazzana braccio destro di Enzo Cainero, organizzatore della tappa friulana: “La salita in Slovenia è dura. Passata la valle del Natisone, passiamo per Caporetto. C’è una salita del 14-15 per cento. Si scende verso Cividale e per concludere c’è la salita del Santuario di Castelmonte dove c’è l’arrivo. E’ una tappa che può assestare la classifica”.
28 MAGGIO, TAPPA 20: BELLUNO-MARMOLADA DI 168 KM
Siamo arrivati alla tappa regina di questo Giro d'Italia, che combacia anche con l'ultima frazione di montagna. Si comincia subito col San Gregorio nelle Alpi che favorirà le azioni in fuga, ma il primo GPM di giornata parte una volta superato il traguardo volante di Cencenighe Agordino. Parliamo del Passo San Pellegrino (18,5 km al 6,2%, con picco al 15%) che ci farà vedere le squadre interessate a tappa e classifica. Superato il primo scoglio di giornata, ecco il Passo Pordoi (11,8 km al 6,8%, con picco al 10%) che con i suoi 2239 di altitudine è la Cima Coppi di questa edizione (la vetta più alta del 2022). Qualcuno sarà già scattato? Ci sarà molto discesa fino all'arrivo e, dopo Malga Ciapela, ecco la scalata del Passo Fedaia (14 km al 7,6%, con picco al 7,6%). Ci sarà la cronometro il giorno dopo, ma potremo avere già il vincitore del Giro dopo questa vetta.
-Orario di partenza: 12.25
-Orario d'arrivo: tra le 16.55 e le 17.33
-Lunghezza: 168 km
-Dislivello: 4.490 metri
Marzio Bruseghin: “Questa è la tappa regina, il palcoscenico più spettacolare. Il Giro d’Italia è anche promozione del territorio. Chi vede il Giro in televisione deve aver voglia di venire a visitare i territori”.
Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno: “Questa tappa celebra anche i 50 della morte di Dino Buzzatti e serve per recuperare i passi che non si son potuti percorrere l’anno scorso per via del maltempo. Nel Bellunese siamo spesso sfortunati con il maltempo. Ricordo nel 2013 la tappa che è partita da Longarone. Pioggia tutta il giorno, la tappa arrivò a Treviso con il ritiro di Wiggins”.
29 MAGGIO, TAPPA 21: VERONA-VERONA, CRONO INDIVIDUALE DI 17,4 KM
Per il quarto anno consecutivo, il Giro si concluderà con una cronometro individuale all'ultima tappa. 17,4 km da Verona a Verona, con 280 metri di dislivello. Questo perché dopo 4,9 km comincerà la scalata del Torricella Massimiliana (4,5 km al 5%) che rappresenterà anche l'ultimo GPM di questa edizione. Seguono 4 km di discesa e si vola verso Piazza Bra-Arena dove si concluderà la cronometro e questo Giro. L'ultima volta a Verona fu il giorno di Carapaz (nel 2019). Sarà ancora il suo anno?
C’era anche Enrico Franzoi, ex campione del mondo di ciclocross: “Va di moda il cross abbinato alla strada. Io sono stato uno dei primi. Sono arrivato terzo al Mondiale di cross nel 2007 e 8° alla Parigi Roubai. Adesso guardate Matheiu Van der Poel è in rosa. Comunque un Giro che va in salita. Vincerà senz’altro uno scalatore”.
Si è parlato anche del Velodromo: le basi sono già state gettate a Lovadina di Spresiano. Remo Mosole: “Superiori ai veneti non c’è nessuno. Devo vivere a lungo, perché finché non faranno l’opera non posso morire. E’ un storia sfortunata. Ci sono sponsor che vogliono finanziare l’opera. Si parla di un’opera Misano. Il velodromo di Lovadina è in mezzo a due autostrade Pedemontana e A27. Nel 2026 dovremo fare il Mondiale ma se mai si comincia… Le opere sono a un quarto. Entro ottobre si dovrebbe definire. Io ho fatto il massimo”.
Sandro Bolognini