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24 novembre 2024

Oderzo Motta

Ponte di Piave: "Telemedicina per chi abita nelle aree isolate"

Qualche giorno fa incontro tra Amministrazione comunale e sigle sindacali per il tradizionale confronto di contrattazione sociale

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

foto d'archivio

PONTE DI PIAVE - Tra gli obiettivi, c'è l'implementazione di un servizio di telemedicina per i cittadini residenti nelle aree più isolate o privi di rete familiare. Questo uno dei punti centrali discussi durante l’incontro fra le Organizzazioni sindacali territoriali (Cgil, Cisl e Uil) e il Comune di Ponte di Piave.

Qualche giorno fa la Sindaca Paola Roma ha infatti accolto le delegazioni sindacali, compresi i rappresentanti dei Pensionati, per il tradizionale confronto di contrattazione sociale. L’obiettivo era l’analisi del bilancio preventivo 2024, del Documento Unico di Programmazione (Dup) e la discussione delle linee strategiche per i prossimi anni, con particolare attenzione al welfare locale e all’accessibilità dei servizi.

«L’impegno dell’amministrazione - ha dichiarato Roma - è rivolto a potenziare l’assistenza a chi vive in condizioni di fragilità, creando una rete di supporto che possa rispondere efficacemente ai bisogni del territorio».

Nel corso dell’incontro, la prima cittadina ha inoltre illustrato i risultati ottenuti nel 2023 e le linee guida per l’anno prossimo, con un’attenzione particolare alla gestione dei fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e ai finanziamenti europei. Tra i progetti principali, sono stati menzionati anche la rigenerazione urbana, i piani di zona per i servizi sociosanitari e il Contratto di fiume relativo al Piave, per tutelare la biodiversità e pianificare interventi strutturali per la salvaguardia ambientale.

L’incontro ha affrontato numerosi altri temi di rilevanza sociale, come le politiche tributarie, l’equità delle tariffe comunali, la sostenibilità ambientale e sociale, e la gestione delle risorse finanziarie derivanti da trasferimenti regionali e nazionali. «La collaborazione tra il Comune e le organizzazioni sindacali è fondamentale per definire azioni concrete in materia di welfare e inclusione sociale», ha aggiunto Roma. Ha inoltre ribadito l’importanza della sinergia con le parti sociali nel garantire un miglioramento della qualità della vita per i cittadini più vulnerabili e nel favorire la partecipazione a progetti di inclusione rivolti alle persone con disabilità e agli anziani.

Le Organizzazioni sindacali erano rappresentate da Vigilio Biscaro (Spi Cgil Treviso), Roberta Barbieri (Cisl Belluno Treviso) e Renzo Pellin (Uil Pensionati Belluno Treviso). «La contrattazione sociale - ha affermato Biscaro - permette di portare all’attenzione delle amministrazioni locali le istanze di chi rappresentiamo e di tracciare un percorso comune per rispondere alle esigenze del territorio, esportando buone pratiche da un Comune all’altro».
Barbieri ha invece evidenziato come la collaborazione con i sindaci sia essenziale per garantire un accesso equo ai servizi, puntando su politiche che rafforzino il tessuto sociale ed economico. «È necessario - ha dichiarato Barbieri - sostenere le fasce più vulnerabili, assicurando tariffe e servizi sostenibili e creando un welfare inclusivo che protegga lavoratori, famiglie e cittadini in difficoltà». 
Pellin ha messo l’accento sull’importanza di mantenere la coesione sociale, contenere la pressione fiscale e garantire investimenti in infrastrutture pubbliche. «Il nostro impegno sul territorio è costante e trova nel confronto con le amministrazioni locali uno strumento fondamentale per ottenere risultati concreti a beneficio della collettività».

L’incontro si è concluso con la stesura di un verbale che nelle prossime settimane sarà formalizzato in un accordo tra le parti, sancendo una collaborazione continuativa. Sono 88 gli accordi firmati nel 2023 con i Comuni della provincia di Treviso, a cui si aggiungono le intese con la Ulss 2 Marca Trevigiana e quelle riguardanti le tariffe dei rifiuti e dell’acqua. Grazie a questo impegno, dal 2020 al 2023, 73.125 contribuenti hanno potuto beneficiare dell’esenzione Irpef, con un risparmio annuo di 40-80 euro a persona.
 


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| modificato il:

Angelo Giordano

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