Premio per Il Gufo a Milano
Riconoscimento all’azienda di Asolo a “Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”
| Matteo Ceron |
ASOLO – Il Gufo, leader nella produzione di abbigliamento di lusso per bambini fino ai 14 anni, vince la quinta edizione del premio “Di Padre in Figlio – il gusto di fare impresa” per la categoria “Piccole Imprese”: il premio è promosso dalla società di consulenza finanziaria Eidos Partners, con Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio Monza Brianza, con il supporto di Borsa Italiana, Schroders Private Banking, Deloitte, Negri-Clementi Studio Legale Associato e Bain & Co.
La premiazione si è svolta sabato 30 novembre a Milano, presso la sede di Borsa Italiana. Il Gufo è stata scelta tra oltre 150 candidati all’edizione 2013 del Premio: le altre importanti società che hanno ricevuto menzioni speciali sono la Almax di Como (categoria “Giovane”), la Flos di Brescia (categoria “Italian Lifestyle”), Ferrari F.lli Lunelli di Trento (categoria “Storia e Tradizione”), la Aquafil di Trento (categoria “Apertura del capitale”), la Geico di Cinisello Balsamo (categoria “Internazionalizzazione”), la Sapio di Monza (categoria “Innovazione”), la Elettrotecnica Rold di Milano (categoria “Donne al comando”), laPetrone Group di Napoli (categoria “Fratelli al comando”) e la Fratelli Branca Distillerie di Milano che, oltre a vincere la categoria “Performance Finanziaria”, è risultata vincitrice assoluta di questa edizione per il miglior passaggio generazionale.
La Giuria – presieduta da Mauro Magatti, Preside della Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – ha riconosciuto i meriti di Alessandra e Guido Chiavelli, figli di Giovanna Miletti, fondatrice dell’azienda.
Nata da una piccola realtà artigianale nel 1980, Il Gufo è oggi un’azienda internazionale con una distribuzione in oltre 30 paesi, attraverso negozi monomarca e multibrand. Il prodotto è presente nei migliori department stores nel mondo, in Europa, Russia, Stati Uniti e in Oriente, tanto che oggi la quota di fatturato estero è pari al 50% del volume d’affari totale. Nonostante la crescita continua, l’obiettivo primario dei fratelli Chiavelli rimane la qualità di ogni capo e la cura artigianale di tutte le fasi di lavorazione, valori che hanno ereditato dalla madre Giovanna. I bambini sono da sempre al centro di ogni attività de Il Gufo: “bambini vestiti da bambini”, è questo il principio ispiratore dell’azienda.
Stefano Bellavita, partner di Eidos Partners ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver raccolto per questa edizione circa 150 candidature da tutta Italia e appartenenti a settori diversi, dall’industria manifatturiera, settore alimentare, moda e design. Ogni anno le adesioni sono in crescita a riprova della sempre maggiore attenzione che viene dedicata alla gestione del passaggio generazionale da parte della aziende familiari del nostro Paese. Proprio le loro storie sono la testimonianza concreta che il modello familiare se si tramanda nelle generazioni con successo è uno
dei cardini del sistema imprenditoriale italiano in grado di poter vincere la crisi e far crescere il Paese”.
“Le imprese sono una vera ricchezza del territorio – ha dichiarato Dario Bossi, consigliere della Camera di Commercio di Milano – A partire dalle imprese di famiglia che durano diverse generazioni e che caratterizzano il tessuto economico milanese ma anche lombardo e nazionale. Questo premio è un riconoscimento a questo valore. L’economia milanese che guarda all’innovazione e al futuro ha infatti radici solide nella tradizione”.
“La continuità generazionale è un tema condiviso e diffuso – ha dichiarato Gian Luca Brambilla, consigliere della Camera di Commercio Monza e Brianza, – perché rappresenta un valore per l’intero sistema economico e sociale, garantendo all'impresa di resistere e adattarsi nel tempo. Infatti il passaggio generazionale significa anche cambiamento in quanto spesso i figli, in particolare le nuove generazioni, riescono a introdurre innovazioni nell’impresa e contribuiscono al consolidamento dell’azienda”.