Primarie, Renzi fa ricorso
I bersaniani: è contro trasparenza
ROMA - Dopo le polemiche, arrivano le carte bollate. Il comitato Renzi ha presentato ricorso al Garante della Privacy. Il punto contestato, si spiega, è la norma secondo la quale possono essere resi pubblici i nomi degli elettori delle primarie del prossimo 25 novembre, in quanto sottoscrittori dell'appello per il centrosinistra.
Gli uffici del Garante della Privacy confermano all'Adnkronos di aver ricevuto il ricorso che chiede chiarimenti sulla tutela della riservatezza degli elettori e assicurano che la pratica "sarà esaminata con la massima sollecitudine". Il regolamento per le primarie rischia di violare la legge della Privacy, a partire dal principio fondamentale che garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, con particolare riferimento ''alla riservatezza e al diritto alla protezione dei dati personali'', si legge nel ricorso, che è fatto ''anche nell'interesse stesso dei partiti che fanno parte della coalizione''.
Questo perché ''le Primarie si svolgano nel pieno rispetto della legge, senza violazione, quindi, della Legge sulla Privacy''. Per ''consentire agli elettori che vogliano partecipare alle primarie la possibilità di avere il tempo di comprendere adeguatamente una informativa che in ogni caso non può che essere dettagliata e complessa'', il comitato di Renzi sottolinea ''l'opportunità che si prevedano anche forme di registrazione, sottoscrizione dell'appello e espressione dei consensi richiesti in modalità elettronica (la cosiddetta registrazione on line)''.
Secondo il comitato, al momento della registrazione, ''agli elettori dovrebbe essere comunque consentito di scegliere (con le note caselle 'accetto' - 'non accetto')''; ''in nessun caso la manifestazione di consenso dovrebbe essere prevista e richiesta come condizione per la partecipazione alle primarie e l'esercizio del diritto di voto''.
E ancora: ''L'unico consenso 'obbligatorio' (a pena della perdita della facolta' di voto) dovrebbe essere quello relativo alla verifica della propria identità personale e alla archiviazione del fatto storico dell'aver votato o meno in un Albo e/o Registro, fermo restando che esso non possa comunque essere reso pubblico né consultabile se non da chi sia chiamato a verificare la regolarità del voto e dei risultati elettorali''; si dovrebbero ''prevedere forme di consenso specifico, relative a ciascuno dei trattamenti su quali - chiede il Comitato Renzi - si chiedesse il consenso e previa adeguata informativa circa contenuto e finalità dei trattamenti stessi''.
I bersaniani però non ci stanno e vanno all'attacco. "Perché nascondersi? Perché si è contro la trasparenza? Di cosa si ha paura?", chiede Roberto Speranza, coordinatore del comitato Bersani. "La trasparenza - aggiunge - è un valore irrinunciabile per dare forza alla partecipazione. Chi va a votare alle primarie contribuisce ad una scelta decisiva per l'Italia e per il centrosinistra".
"Non capiamo sinceramente le ragioni di tanta preoccupazione che traspare dal ricorso presentato dal Comitato per Renzi. Chiedere di firmare l'appello pubblico per il centrosinistra - prosegue - significa chiedere, a chi si assume la responsabilità di decidere il prossimo candidato presidente del Consiglio, di prendersi a sua volta la responsabilità di far parte di una comunità che si impegna per il successo del centrosinistra alle elezioni politiche".
In mattinata Renzi ha definito gli attacchi nei suoi confronti ''imbarazzanti per chi li fa''. Alla data delle primarie ''manca un mese, io spero di poterlo affrontare - ha detto il 'rottamatore' parlando con i giornalisti - e di riuscire anche a sopportare le polemiche e gli attacchi, spesso francamente imbarazzanti per chi li fa, con il sorriso e la serenità di chi sa che non abbiamo niente da perdere''.
''In tanti ci dicono 'avete già vinto', io penso che ci siano le condizioni per non accontentarsi e vincere davvero'' le primarie ''e fare il passo successivo. Questa partita per il rinnovamento della politica - ha proseguito Renzi - qualche risultato lo ha già prodotto: è sotto gli occhi di tutti che sta cambiando la geografia della politica, grazie anche al lavoro che stiamo facendo''.
Parlando del suo tour Renzi ha aggiunto che "è un'emozione vedere tanta gente che affida a te la speranza di tornare a credere nella politica, non me lo aspettavo in queste proporzioni. Tanti dicono: avete già vinto con il rinnovamento iniziato nella politica, con il cambiamento dei contenuti ,con i sondaggi che tornano a premiare il Pd, perché quando si discute delle cose il Pd è credibile, con le polemicucce è un partito come gli altri''.
(Adnkronos/Ign)