La Provincia si schiera tutta in difesa del 1° FOD
Il Consiglio provinciale approva all'unanimità la mozione anti-trasferimento proposta da Claudio Dus (PD)
| Julia Gardiner |
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Il Consiglio provinciale, nella seduta di ieri lunedì 22 luglio, ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere provinciale del Partito Democratico Claudio Dus che impegna la Giunta provinciale “a predisporre tutte le azioni necessarie per sospendere le decisioni assunte in merito al trasferimento di tale organismo”. “Tale organismo” è il 1° FOD con sede a Vittorio Veneto di cui è stato deciso lo smembramento e il trasferimento con decreto ministeriale del 20 febbraio scorso firmato dall’ex Ministro della Difesa, Ammiraglio Di Paola.
“Tutti i colleghi consiglieri hanno convenuto sull’opportunità che il 1° FOD rimanga nell’attuale sede, dato che non ci sono ragioni, tanto meno di ordine economico, perché venga trasferito e smembrato – afferma Claudio Dus – Da tutti è stata condivisa l’urgenza di non continuare a svuotare la città di Vittorio Veneto di servizi e presidi, anche simbolici, con il rischio di relegare uno dei centri più importanti della Marca a mera periferia. I colleghi hanno capito che la nostra non è una battaglia campanilista e ideologica ma un impegno affinché ci sia su Vittorio, come sulle altre aree della provincia, una progettazione strategica con un’allocazione di risorse e servizi adeguata, non frutto di improvvisazione”.
Al Consigliere Dus fa eco il Segretario cittadino del PD Barbara De Nardi: Scelta matura, quella fatta dalla Lega in Consiglio provinciale. Il Sindaco Da Re prenda esempio dai suoi colleghi di partito che han capito l’importanza della battaglia iniziata dal Partito Democratico e, abbandonando miopi logiche di partito, han scelto di collaborare per il bene comune. Speriamo che Da Re segua il loro esempio e si attivi, finalmente, per bloccare il trasferimento”.
Se alle parole dovessero seguire i fatti, visto il voto unanime e trasversale, il FOD sarebbe già, virtualmente, salvo. Vedremo se i partiti rappresentati in Consiglio provinciale saranno in grado di tener fede alla parola data.