VITTORIO VENETO – La crisi immobiliare è visibile anche sul territorio vittoriese. Case sfitte, capannoni industriali vuoti, edifici abbandonati. Ma quanti sono? Il consigliere Adriana Costantini, già a giugno 2012, aveva chiesto in comune questi numeri. Le era stato detto, fa sapere, che “i dati raccolti non sono stati ancora tradotti in un documento unitario”. E’ passato quasi un anno e ora Costantini porterà la questione in consiglio comunale con un’interpellanza. «Per quale ragione – chiede - il Sindaco rifiuta di rendere noto il numero delle unità immobiliari non occupate e/o  non utilizzate, ben sapendo che senza questi dati è impossibile sia redigere il PAT, sia consentire ai cittadini di esprimere valutazioni in merito al PAT stesso?».

Da diversi anni è allo studio del comune di Vittorio Veneto il PAT, Piano di Assetto del Territorio. «Risulta impossibile – osserva Costantini – programmare lo sviluppo della città e quindi realizzare il PAT, così come è parimenti impossibile valutare la proposte avanzate dal PAT stesso, senza avere dati certi relativi alla entità dell’edificato realizzato negli ultimi anni, all’entità del costruito attualmente non utilizzato e all’entità dell’incremento edificatorio da prevedersi in base all’aumento della popolazione residente,  peraltro in calo da anni».

E così la sua richiesta di dati, numeri di unità immobiliari di qualsiasi destinazione vuote o non utilizzate, superficie ancora da costruire già prevista nel PRG vigente, oltre al numero di edifici inagibili e a quello di varianti al vigente PRG autorizzate dal 2009, finirà nel prossimo consiglio comunale. Oltre a ciò, Costantini chiede anche al sindaco di dare una risposta «al censimento promosso  a livello nazionale dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio “Salviamo il Paesaggio e difendiamo i Territori”, come già fatto da tempo da molti Comuni della provincia di Treviso, tra cui Conegliano, Mogliano, Montebelluna,Treviso».