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27 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, Pat e padel: le minoranze chiedono un consiglio comunale straordinario

“Ritirare le delibere sul Pat e sul permesso a costruire in deroga delle coperture dei campi da padel del Marco Polo”

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Municipio Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO – La risposta ricevuta venerdì sera in aula alla domanda di attualità sulle coperture dei campi da padel del Marco Polo Sporting Center non ha rassicurato le minoranze che ora chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario in cui mettere all’ordine del giorno due cose: il ritiro della delibera del consiglio comunale relativa al Pat e quella del 6 settembre che ha riconosciuto l’interesse pubblico, e quindi il permesso di costruire in deroga, per le coperture dei campi da padel di via De Nadai, poi oggetto di una ordinanza di rimozione firmata dagli uffici comunali.

 

«Dopo la risposta del sindaco alla domanda di attualità sul pasticciaccio delle coperture dei campi da padel dell'area Marco Polo non abbiamo potuto fare altro che chiedere un consiglio comunale straordinario vista l'annunciata intenzione di non riportare in consiglio comunale la vicenda per annullare la delibera già approvata – spiegano i consiglieri dei gruppi di minoranza Pd, Rinascita Civica e civica Dus -. Evidentemente non è bastato né che le minoranze chiedessero in consiglio il rinvio del punto, palesemente non istruito a sufficienza dagli uffici, né il procedimento avviato dagli stessi uffici pochi giorni dopo e sfociato nell'ordine di demolizione dei manufatti per far capire alla maggioranza che questa vicenda è stata gestita malamente dalla giunta e a procedere per cancellare una delibera che sembra sempre più una sanatoria camuffata».

 

Negativa da parte delle minoranze anche la valutazione sulle modalità di approvazione della delibera di adozione del Pat. «I pareri di regolarità tecnica sono stati stilati in modo discutibile, mal indirizzando il consiglio nelle scelte su alcuni degli emendamenti presentati dalle minoranze» affermano le minoranze, con riferimento in particolare al parere espresso «sull'area Villaggio Margherita a San Giacomo: ci è stato detto che vincolare l'area a servizi per la collettività avrebbe limitato il vincolo stesso a 5 anni, contrariamente alla proposta dell'amministrazione che avrebbe imposto un vincolo senza limiti di tempo, ma così non è».

 

Richiamando un orientamento già consolidato da tempo e ribadito anche recentemente dal Consiglio di Stato, i gruppi di minoranza ricordano, nella loro richiesta di cancellazione della delibera sul Pat, «che i vincoli per l'uso a servizi di un'area non sono vincoli espropriativi, che durano 5 anni e vanno poi rinnovati, ma conformativi e, quindi, senza "scadenza". Non è accettabile che un documento così importante si sia formato sulla base di presupposti così evidentemente sbagliati - concludono -. Chiediamo quindi un nuovo dibattito».

 


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Claudia Borsoi

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