RAPINA IN GIOIELLERIA, VERTICE IN PREFETTURA
I banditi armati di mitra sono stati filmati: caccia in tutto il Veneto
VITTORIO VENETO - Mentre i fotogrammi che raccontano quella manciata di minuti in cui si è svolta la rapina alla gioielleria Aurelio De Nardi sono al vaglio dei carabinieri, oggi, o domani, in prefettura a Treviso si dovrebbe tenere una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.
Il vertice è stato indetto dal prefetto Adinolfi con lo scopo di rafforzare l'opera di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine ed evitare che nuovi casi del genere si possano verificare.
Erano da poco passate le 17,30 di sabato, quando una banda armata di mitra ha fatto irruzione nella gioieilleria di via Caprera: i quattro con passamontagna hanno preso tutti i gioielli che si trovavano nella cassaforte, mentre un altro faceva il palo fuori, per poi fuggire a bordo di un'auto parcheggiata lungo via Marconi.
La famiglia De Nardi, Aurelio, la moglie Maria e il figlio Leonardo, oltre al genero Tiziano Gilde sono stati presi in ostaggio insieme a due clienti, fatti stendere a terra e intimati con mitra e pistole puntate a non muoversi. In pochi minuti si è compiuta la razzia: oltre 100mila euro il bottino.
«Invece di tante scorte ai politici, che potenzino il controllo del territorio» afferma Aurelio De Nardi il giorno dopo alla Tribuna.