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06 ottobre 2024

Nord-Est

Rebellin: gip respinge il patteggiamento per il camionista

Era stata proposta una condanna a 3 anni e 11 mesi

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Rebellin: gip respinge il patteggiamento per il camionista

VICENZA - Il gip di Vicenza Roberto Venditti ha respinto stamane il patteggiamento a 3 anni e 11 mesi che era stato presentato dal legale di Wolfgang Rieke, il camionista tedesco responsabile della morte dell'ex ciclista Davide Rebellin.

La difesa di Rieke aveva presentato nei mesi scorsi una richiesta di patteggiamento a 2 anni e 11 mesi. Nella giornata di ieri gli avvocati del camionista avevano avanzato una nuova richiesta con una pena più alta di un anno. Sin da subito i familiari di Rebellin si erano detti sbigottiti per la possibile pena. Alla luce della decisione del gip Venditti, la famiglia ha ora espresso soddisfazione. In particolare, la moglie dell'ex ciclista ha sempre chiesto che fosse fatta giustizia per la fine del marito. 

Famiglia: 'Soddisfatti del rigetto del patteggiamento' 
E' stata accolta con grande soddisfazione dai familiari del campione di ciclismo vicentino Davide Rebellin la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza, Roberto Venditti, di rigettare la richiesta di patteggiamento presentata da Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che ha travolto e ucciso lo sportivo 51enne dandosi poi alla fuga. Una notizia che arriva peraltro all'indomani del primo anniversario dell'incidente, accaduto il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino. "Siamo soddisfatti di questo rigetto e ringraziamo ancora la magistratura per il lavoro svolto e per l'attenzione riservata al caso di Davide" commenta il fratello Carlo che, come gli altri congiunti dell'atleta, non se l'è sentita di presenziare in aula. A rappresentare la famiglia c'erano il suo legale, Davide Picco del Foro di Vicenza, e Alessio Rossato, area manager Vicenza di Studio3a-Valore S.p.A, a cui si sono affidati tutti i familiari, compresa la moglie, della vittima.

"E' un ulteriore e coerente segnale - prosegue Carlo Rebellin - dell'ottimo operato della magistratura berica che in questi mesi ha anche sempre respinto con decisione le reiterate richieste di arresti domiciliari presentate dall'avvocato dell'imputato. Ora aspettiamo con ansia l'udienza del 22 aprile, e confidiamo in una condanna più pesante ed equa rispetto a quella proposta nel patteggiamento: se il giudice l'ha rigettata significa che lui per primo non l'ha ritenuta congrua al crimine commesso". Il comportamento tenuto da Rieke dopo l'investimento "fa troppa rabbia: il video del sinistro, che abbiamo visto più volte - ripete il fratello - documenta chiaramente come sia rimasto sul posto per diversi minuti accanto al corpo esanime di mio fratello per poi scappare approfittando del fatto che non c'era nessuno a fermarlo. Capisco l'agitazione del momento, ma poi ha avuto tutto il tempo per riflettere su ciò che ha commesso; anche le scuse ce le ha inviate dopo mesi, e presumibilmente sono state dettate dal suo avvocato. Una condotta orribile - conclude - che va perseguita e punita adeguatamente".


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Gianandrea Rorato

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