IL RECORDMAN DELLA SALAMELLA PENSA AI BAMBINI RICOVERATI AL CA' FONCELLO
Oggi il macellaio Bruno Bassetto ha consegnato a "SelaLuna" dei fondi per l'acquisto di libri e lettori dvd
| Laura Tuveri |
Treviso – Quest’anno il Natale dei bimbi ricoverati all’Oasi pediatrica del Ca’ Foncello sarà allietato anche dai doni che sono stati recapitati loro questo pomeriggio dal macellaio recordman Bruno Bassetto (in foto). Aveva destinato parte del ricavato del nuovo record della salamella più lunga, stabilito lo scorso ottobre, all’associazione “SelaLuna”.
I soldi donati da Bassetto saranno impiegati per acquistare circa 300 libri che verranno regalati ai bimbi ospedalizzati per Natale. Serviranno anche per acquistare dei lettori dvd per permettere ai bambini che non possono alzarsi dal letto di guardare le fiabe e cartoni animati preferiti.
L’associazione, presieduta da Daniela Barzan, da anni collabora con l’ospedale curando progetti di lettura per i bambini e soprattutto allestendo una vera e propria biblioteca all'interno del reparto di pediatria dell'ospedale del capoluogo trevigiano. Con l’occasione sono stati anche consegnati anche 150 capi assortiti per bambini da 0 a 36 mesi.
La donazione scaturisce dal contributo dell’azienda vicentina F.lli Campagnolo, partner all’iniziativa di solidarietà del Record del Mondo della Salamella. In occasione della cena delle associazioni che si tenne nella prima delle due giornate del record la ditta si era impegnata a fornire gratuitamente i capi d’abbigliamento ai bambini ospiti dell’Oasi Pediatrica.
E stata, inoltre, consegnata una cifra anche all'altra realtà indicata dal guinness, ovvero l'associazione il Quadrifoglio, presieduta da Tullio Giacomin che da anni è impegnato nel sostegno a persone disabili. “ E’ un momento importante per me – ha detto Bruno Bassetto – e lo è anche per tutti quelli che in diversi modi hanno collaborato all’evento.
Abbiamo scelto il periodo natalizio perché pensiamo sia il momento migliore per iniziative di questo genere. Portare un sorriso oggi a questi bambini e dare un piccolo aiuto alle associazioni che ogni giorno operano volontariamente per rendere meno pesante la degenza ospedaliera è per me e per quanti hanno collaborato con me la migliore conclusione a quel percorso che si è aperto un anno fa quando lanciai la sfida del Guinness”.