Rincari luce e gas, Veneto Imprese Unite ai parlamentari: «Stop all'Iva in bolletta»
Il Presidente di VIU, Andrea Penzo Aiello: «Un intervento strutturale sgraverebbe del 22% le fatture»
VENEZIA - «Non è ammissibile il fatto che la bolletta elettrica delle piccole imprese italiane sia la più cara d’Europa. La misura è ormai colma, il Governo deve intervenire quanto prima per ridurre i costi che stanno mettendo in ginocchio commercianti e aziende. Per questo chiediamo che venga azzerata l’Iva in bolletta».
A dirlo è Andrea Penzo Aiello, Presidente di Veneto Imprese Unite (associazione per le PMI del terziario che rappresenta migliaia di imprese in tutto il Veneto), che commenta così il pesante fenomeno dei rincari sulle bollette di gas e luce peggiorato prima a seguito della pandemia e poi a causa del conflitto in Ucraina. Una crisi, quella del costo di gas ed energia elettrica, che sta dunque mettendo da tempo in difficoltà famiglie, artigiani ed aziende, tanto che da tutta Italia si elevano richieste al Governo di interventi urgenti e strutturali per contenere i costi delle utenze. Come da Veneto Imprese Unite che ha varato un importante progetto di intervento economico a livello governativo, trovando subito il sostegno di diverse forze politiche.
Negli ultimi mesi, infatti, VIU ha avuto costanti e proficui colloqui trasversali con importanti esponenti dei principali partiti al Governo, nelle persone dei senatori Andrea Ferrazzi (Partito Democratico) e Luca De Carlo (Fratelli d’Italia), oltre ai deputati Angela Colmellere (Lega) e Raffele Baratto (Coraggio Italia), per cercare di portare le proprie istanze a Roma. L’obiettivo di VIU ai tavoli governativi che trattano di politiche economiche è quello di illustrare i problemi che stanno ormai da tempo vessando commercianti ed imprenditori, presentando al contempo anche possibili soluzioni per cercare di arginare l’attuale crisi economica che colpisce le imprese. Per farlo VIU ha anche messo a disposizione, degli associati e delle stesse forze politiche coinvolte nel progetto, le proprie strutture al fine di redigere proposte ed emendamenti che possano poi essere in seguito inseriti nei futuri provvedimenti di Governo in materia.
«Già lo scorso anno avevamo previsto che l’andamento della crisi economica scaturita dalla pandemia avrebbe comportato un inevitabile aumento dei costi dell’energia – sottolinea Penzo Aiello – Proprio per questo abbiamo invitato, a più riprese e tramite la Regione Veneto ed alcune Prefetture, il MEF e il Ministero dell’Interno a ragionare su eventuali nuovi accordi tra gestori, produttori ed ARERA che prevedessero prezzi calmierati e rateizzazioni per le bollette fino a 6 mesi, oltre a sconti sia sulla quota energia che sulle spese di gestione. Purtroppo, però, nulla è mai stato fatto e ci troviamo oggi a dover gestire bollette che mettono in difficoltà persino le Amministrazioni comunali».
Il Decreto “Sostegni Ter” in favore di imprese ed operatori economici, infatti, prevede sì un abbattimento degli oneri di sistema ma, alla luce degli aumenti del costo dell’energia, va ad incidere solamente nella misura compresa fra un 3% ed un 10% della spesa complessiva. «Per garantire un reale sollievo per gli utenti l’intervento che auspichiamo deve essere decisamente più imponente – continua il presidente di VIU – Per questo motivo, nell’immediato l’unica soluzione per assicurare un intervento realmente significativo è quella di azzerare l’Iva sulle bollette dell’energia e del gas, in quanto unica variabile direttamente proporzionale al costo della materia prima». Un intervento sull’Iva avrebbe infatti un doppio vantaggio: da un lato quello di poter subito sgravare del 22% il costo delle fatture, dando così più serenità alle aziende al momento del pagamento; dall’altro non prevederebbe alcun reale esborso da parte dello Stato in quanto l’Iva è una “partita di giro” e, qualora un’azienda la pagasse oggi, le verrebbe comunque rimborsata sotto forma di credito in fase di liquidazione.
«Inoltre, come misura aggiuntiva, sarebbe auspicabile anche l’azzeramento delle accise per il gas ad uso riscaldamento e per la corrente elettrica, così come già era stato previsto per il gas ad uso cucina per i codici ATECO della ristorazione. Solo con un intervento di questa portata si può permettere alle famiglie, alle imprese e alle Amministrazioni locali di mantenere più liquidità da immettere nel mercato, così da riprendere a generare ricchezza» chiosa Penzo Aiello. «Le proposte provenienti da Veneto Imprese Unite rappresentano un appello urgente su temi concreti ed essenziali sui quali il Governo ha il dovere di fare dì più, specie in un territorio come il nostro - conclude invece l’on. Raffaele Baratto che nelle scorse ore ha anche invitato VIU a partecipare, come soggetto da udire, all’esame del “DDL Concorrenza” - Per questo, come Coraggio Italia intendiamo sostenere queste proposte con appositi emendamenti ed ordini del giorno, in particolare sul gravoso tema dei costi in bolletta».