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21 agosto 2024

Mogliano

Riqualificazione ex Nigi a Mogliano: "No supermercati ma recupero area verde e spazi pubblici"

La proposta delle nove associazioni di categoria unite inviata al comune con le osservazioni alla Variante 1 al Pat

| Isabella Loschi |

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Area ex Nigi Mogliano

MOGLIANO“L’area denominata ‘ex Nigi’ è sicuramente da recuperare e integrare con il centro urbano, ma evitando di adibirla all’insediamento di nuove strutture commerciali medio o grandi come supermercati o centri commerciali, che potrebbero influire sullo sviluppo del commercio e sulla vita del centro città e delle frazioni”. A dirlo sono le associazioni di categoria Ascom Confcommercio Treviso, Cna territoriale Treviso, Confartigianato Imprese Treviso, Casartigiani Treviso, Confcooperative Unione Interprovinciale Belluno Treviso, Legacoop Veneto, Confesercenti Treviso, Confagricoltura Treviso, CIA Agricoltori Italiani Treviso, nelle osservazioni alla Variante 1 al Pat recapitate nei giorni scorsi al comune di Mogliano Veneto in merito all’accordo pubblico-privato per la riqualificazione dell’area ex Nigi che prevede il restauro con parziale cambio di destinazione d’uso, da produttivo a commerciale, di una superficie pari a 4.000 metri quadri dell’immobile oggi in completo degrado dell’ex maglificio Nigi, che complessivamente misura 11.000 metri quadri. Le nove associazioni di categoria, si sono unite per favorire una rigenerazione urbana più sostenibile, in un’ottica di area vasta, dell’area artigianale dismessa denominata “ex Nigi-Datalogic” alla porta nord di Mogliano Veneto tra l’asse storico del Terraglio e la nuova Tangenziale nord.

Per il recupero di quest’area dismessa le associazioni sostengono e chiedono - nelle osservazioni indirizzate al comune, “l’adozione di un approccio “ecosistemico e interdisciplinare, così da considerare il contesto per le sue caratteristiche paesaggistico-ambientali, socio-culturali o economiche”. Nel documento, redatto congiuntamente grazie ad un proficuo lavoro di squadra, che mette in evidenza la capacità propositiva delle categorie economiche del territorio, le associazioni invocano 5 principi sui quali incardinare le politiche di sviluppo del territorio: approccio sistemico e di area vasta; rigenerazione urbana senza consumo di suolo; attenzione alla sostenibilità sociale ed ambientale; vivibilità e fruibilità dei centri storici; rivisitazione delle procedure amministrative negli accordi pubblico-privato”. Ritengono inoltre inderogabili tre principi: sostenibilità economica, socio-occupazionale, ambientale.

“In un quadro di sviluppo economico locale come quello del Comune di Mogliano Veneto - si legge ancora - la scelta di insediamento di ‘nuove strutture commerciali della grande distribuzione’ non può prescindere dalla creazione di scenari di impatto economico e della loro valutazione degli effetti sul tessuto imprenditoriale nel breve, medio e lungo periodo; l’attivazione di tali trasformazioni necessita delle più approfondite e condivise valutazioni”.

Il documento delle nove associazioni si conclude con una proposta chiara e inequivocabile. “Per quanto fin qui fissato, le scriventi associazioni ribadiscono che la destinazione maggiormente auspicabile dell’area sarebbe, pertanto, il suo integrale recupero a verde, ripristinando il più possibile le condizioni di naturalità dei suoli con la demolizione dei manufatti esistenti ed il trasferimento della cubatura in zone proprie e compatibili con l’edificato. In alternativa al recupero integrale a verde con trasferimento della cubatura altrove, l’area ex Nigi, per le 9 Associazioni, potrebbe diventare un luogo di innovazione socio-territoriale con spazi pubblici”.

 

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