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15 gennaio 2025

Castelfranco

RISCATTO DA 27 MILIARDI DI EURO: ARRESTATO UN TREVIGIANO

Anche un 61enne di Riese Pio X nel commando che rapì un finanziere turco

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RISCATTO DA 27 MILIARDI DI EURO: ARRESTATO UN TREVIGIANO

RIESE PIO X - Anche Fabio Deana 61enne di Riese Pio X è tra gli arrestati per il rapimento di un finanziere turco avvenuto lo scorso 14 maggio ad opera di un commando di cinque persone armate.

La polizia ha arrestato nove uomini, otto italiani di varie regioni, e un etiope. La vittima - spiega una nota della Polizia - è Adnan Sakli, sottoscrittore di valuta corrente e proprietario di un istituto di credito statunitense, con la quale la gang avrebbe goduto di una transazione monetaria di 27 miliardi di euro in cambio della liberazione dell'ostaggio.

Poco prima di essere bloccati dalla polizia, in una zona centrale di Roma il 18 maggio scorso, i rapitori di Adnan Sakli stavano per accompagnarlo da un notaio della Capitale. Qui avrebbe dovuto firmare una procura con cui i sequestratori avrebbero poi potuto prelevare il denaro corrispondente ai titoli vantati dall'uomo e intestati a varie banche europee (nessuna italiana).

Al momento del blitz il documento non era stato ancora firmato. Nessun dettaglio in più sulla tipologia dei titoli è stato fornito dagli inquirenti nella conferenza stampa, che si è svolta a Bologna. E' questo, del resto, uno degli aspetti più oscuri della vicenda, oltre alla reale titolarità da parte del finanziere turco di quei titoli dal valore astronomico e sui suoi presunti rapporti professionali con la Federal Reserve.

Ma accertamenti sono in corso anche per verificare se Sakli abbia precedenti penali. L'uomo - hanno precisato gli investigatori - era in Italia da un paio di mesi e non per motivi di lavoro. Non ha un'abitazione a Rimini ma era ospite di una coppia di amici che vive in zona mare. E' qui che il 14 maggio intorno alle 7.30 Sakli è stato prelevato da 5-6 persone che, armate e con una pettorina della polizia, hanno detto di essere agenti della questura di Pescara. Poi l'hanno caricato a forza su una macchina e portato via.

A denunciare il sequestro alla polizia di Rimini sono stati subito dopo i due amici pensionati. Sakli è stato in un casolare a Chiusi (Siena) due giorni, poi il 18 maggio è stato portato a Roma dove poco dopo è stato liberato dalla polizia (ora è a disposizione degli inquirenti) che era già sulle tracce dei sequestratori grazie a intercettazioni e pedinamenti. A Roma la banda si incontrava in un appartamento probabilmente per organizzarsi e preparare il rapimento. Gli arrestati dovranno rispondere di sequestro di persona a scopo estorsivo e detenzione di armi.

(Fonte: ANSA)

 

 


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