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27 luglio 2024

Esteri

Ritrovato uomo scomparso 26 anni fa, era prigioniero del vicino

Scomparso a 17 anni nel 1998, è stato ritrovato 26 anni dopo nella cantina del suo vicino, a 200 mt dalla sua casa

| Gianandrea Rorato |

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Ritrovato uomo scomparso 26 anni fa, era prigioniero del vicino

ALGERIA - Un caso incredibile di scomparsa è giunto a una svolta sorprendente: un uomo, scomparso 26 anni fa quando era un adolescente, è stato ritrovato nella cantina del suo vicino, a soli 200 metri dalla casa dove è cresciuto.

L'uomo, oggi 45enne, scomparve nel 1998 all'età di 19 anni dalla città di Djelfa, nel centro-nord dell'Algeria. Secondo le testimonianze locali, dopo la sua scomparsa, il suo cane rimase per almeno un mese nei pressi della casa del sospettato, probabilmente percependo la presenza del suo padrone. La famiglia, ritenendo che fosse una delle vittime della decennale guerra civile algerina, non ha mai smesso di sperare, ma la madre è deceduta nel 2013 senza conoscere la verità.

Il 12 maggio di quest’anno, l'uomo è stato scoperto in uno scantinato, originariamente utilizzato come ovile, celato sotto dei pagliai. La straordinaria scoperta è stata resa possibile grazie a una soffiata anonima ricevuta dopo che il fratello aveva espresso preoccupazioni sui social media, presumibilmente legate a una disputa sull’eredità.

In seguito alla denuncia, il procuratore generale ha ordinato un'indagine approfondita. Gli agenti della gendarmeria nazionale si sono recati alla casa indicata e, alle 20:00 del 12 maggio, hanno trovato l'uomo. Il suo presunto rapitore, un portinaio 61enne identificato con le iniziali B.A., è stato arrestato dopo aver tentato di fuggire. Insieme a lui, altre cinque persone sono state poste in custodia.

La vittima ha raccontato ai suoi soccorritori di aver visto occasionalmente la sua famiglia dal luogo in cui era rinchiuso, ma di non essere stato in grado di chiedere aiuto "a causa di un incantesimo che il suo rapitore gli aveva fatto". Il ministero della Giustizia ha descritto il crimine come "atroce" e ha confermato che l'uomo sta ricevendo cure mediche e psicologiche mentre l’indagine continua.


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Gianandrea Rorato

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