La rivolta delle pensionate: "Ridateci il tram"
Il nuovo servizio a chiamate è una comodità per i giovani ma un ostacolo per gli over 65
VITTORIO VENETO - Gli anziani che abitano nelle periferie di Vittorio Veneto sono incazzati. Il termine lo usano loro stessi. Il motivo? L'introduzione di un innovativo sistema di "bus a chiamata" che promette di rivoluzionare il trasporto pubblico locale. Ma non tutti esultano per questa novità tecnologica, soprattutto gli anziani che si sentono tagliati fuori da un servizio essenziale che i vittoriesi di una certa età continuano a chiamare Tram.
Un'app che divide le generazioni
Immaginate la scena: la signora Maria, 74 anni, si trova davanti all'ospedale dopo una visita di routine. Dovrebbe tornare a casa, ma il suo solito autobus non passa più. Al suo posto, un nuovo servizio che si prenota tramite un'app sullo smartphone. Per Maria, che ha difficoltà nell'usare un cellulare "intelligente", è come trovarsi di fronte a un muro invalicabile.
La frustrazione degli anziani
"Non potete pretendere che prenotiamo attraverso un'app. E se telefoniamo, non troviamo mai la linea", protesta un gruppo di anziani durante l'assemblea pubblica organizzata al Circolo di Longhere. Le loro voci si alzano in un coro di disapprovazione, mentre i rappresentanti di Mom (la società di trasporto pubblico) e il vicesindaco Marco Dus cercano di placare gli animi.
Numeri in crescita, ma a che prezzo?
I dati sembrano promettenti: 70 chiamate al giorno, in continuo aumento. Ma questi numeri nascondono una realtà più complessa. Sono principalmente i giovani e gli adulti tecnologicamente competenti a utilizzare il servizio, lasciando indietro una fetta importante della popolazione.
Il dramma quotidiano degli esclusi digitali
Pensate a Giovanni, 82 anni, che deve andare a fare la spesa. Prova a chiamare il numero per prenotare il bus, ma si trova di fronte a una fredda segreteria telefonica. Frustrato e confuso, non gli resta che chiamare il nipote, costringendolo a lasciare il lavoro per venirlo a prendere.
Una soluzione in cerca di equilibrio
Il vicesindaco Dus paragona la situazione a quanto accaduto con l'introduzione delle prenotazioni online nelle aziende sanitarie. "Un sacco di proteste a ridosso della novità, poi tutto è diventato naturale", afferma. Ma la domanda rimane: quanto tempo ci vorrà prima che tutti possano beneficiare di questo servizio senza sentirsi esclusi?
La sfida per l'amministrazione e Mom sarà trovare un equilibrio tra innovazione e accessibilità, garantendo che il progresso tecnologico sia davvero al servizio di tutti i cittadini, dai più giovani ai più anziani. Intanto gli anziani protestano al grido: "ridateci il Tram"
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