I Rom scendono in piazza e chiedono le dimissioni del sindaco di Treviso, invitata anche l'Anpi
L’Associazione nazionale Rom invita l’Anpi alla marcia di protesta di sabato mattina a Treviso
TREVISO - «Partigiani, Rom, Sinti e Caminanti uniti e solidali per liberare Treviso, il Veneto e l’Italia da razzismo, fascismo e nazismo»: è lo slogan del corteo che sabato 23 marzo alle 10.30 partirà dalla stazione ferroviaria di Treviso per arrivare fino a piazzale Duca D’Aosta. L’Associazione nazionale Rom ha infatti invitato l’Anpi di Treviso ad aderire alla manifestazione di protesta, promossa contro gli sgomberi degli insediamenti di Trevignano, Vedelago e Cessalto, ma non solo.
«Chiediamo le dimissioni del sindaco Mario Conte – spiega in una nota, il portavoce nazionale dell’associazione, Marcello Zuinisi -, la convocazione di un tavolo di Inclusione con la partecipazione dei sindaci di Trevignano, Vedelago, Cessalto e l’apertura di una inchiesta, da parte della Magistratura, sui Fondi Strutturali Europei, forniti dalla Commissione Europea per il 2014 – 2020».
Lo scorso 15 marzo, inoltre, l’Associazione ha depositato una querela alla Procura della Repubblica, con la richiesta di iscrivere nel registro degli indagati il sindaco di Treviso, Mario Conte per il reato di diffamazione aggravata da finalità di discriminazione e di odio etnico e razziale, poiché, spiegano: «… si è permesso di diffamare pubblicamente i cittadini Sinti di Trevignano, Vedelago e Cessalto accusandoli ingiustamente di compiere reati, di non possedere requisiti di cittadinanza … di fronte alla richiesta di scuse pubbliche verso RSC si è permesso di dire che se non ci va bene, possiamo anche lasciare Treviso. Si è permesso di dire che noi non conosciamo il significato della parola razzismo».