Sacchi di calce interrati nel cantiere della Pedemontana. Scatta la denuncia
Arpav e carabinieri al lavoro per stabilire la natura dei materiali e risalire ai responsabili. L'indagine proseguirà con ulteriori scavi e sondaggi.
| Tommaso Colla |
ALTIVOLE - C’era calce dentro ai sacchetti di plastica interrati l’altro ieri nel cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta, nel tratto che attraversa San Vito di Altivole. La risposta è arrivata dalla Struttura di Progetto, che era stata sollecitata dal Governatore Zaia a fare luce su quanto ripreso da un video – rimbalzato immediatamente sui social – nel quale si riprendeva un camion dal quale venivano scaricati sacchi indiziati di contenere rifiuti.
Arpav e carabinieri del NOE di Treviso hanno visionato tutto il materiale che è stato raccolto. Gli uffici della Struttura di Progetto della Pedemontana veneta hanno reso noto che “dai dati assemblati si tratta di lavorazioni di formazione del manto di terra vegetale della scarpata nord dell’infrastruttura, al km 61 circa, in comune ad Altivole, al fine dell’inerbimento, lavorazione preventiva dell’idrosemina. Nella giornata di ieri pomeriggio si è provveduto allo scavo nel punto indicato al fine di verificare di cosa si si trattasse, e rimuovere il materiale antropico. Le operazioni si sono concluse intorno alle ore 14 di ieri”
I sacchetti di calce però non hanno nulla a che fare con i prodotti impiegati nel cantiere della superstrada; lo si evince dalle caratteristiche del materiale rinvenuto e soprattutto dal nome stampigliato del produttore che non compare nelle liste di acquisto. Il concessionario sporgerà denuncia alla locale stazione dei carabinieri per abbandono di rifiuti. Proseguiranno intanto, senza alcuna interruzione, i lavori nel tratto di cantiere anche se la Struttura di Progetto, per fugare ogni residuo possibile dubbio, ha deciso che prima di concludere le lavorazioni della tratta di Pedemontana da Bassano a Montebelluna, si effettueranno ulteriori accertamenti, con verifiche a campione – sondaggi e scavi di verifica – con il supporto tecnico dell’Arpav.