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27 maggio 2024

Vittorio Veneto

SANT'AUGUSTA "RESPIRA"

Nel ventre del colle riscoperto un misterioso bus da cui soffia aria calda

| Claudia Borsoi |

immagine dell'autore

| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO - Sa di misterioso, eppure è un fenomeno che esiste da sempre. Pochi lo hanno visto (o sentito), ma ora un cartello vi condurrà fino al posto “magico”. E’ il bus de l’aria calda, un buco tra le rocce su un pendio del colle di Santa Augusta, poco sotto il santuario, dal quale, 365 giorni all’anno, esce aria calda.

Il sentiero che sale al bus de l'aria calda

Come un phon, dal bus esce costantemente un venticello di aria alla temperatura di 20° C che poi si disperde tra la vegetazione. Grazie all’impegno di due “tosat de ‘na volta de Seravae”, così di auto-definiscono Augusto Tomasella e Tonino Sonego, con l’aiuto del gestore del ristoro, Danilo Biz, l’antico sentiero che conduce al bus de l’aria calda è stato ripristinato. Armati di pale e zappe Augusto e Tonino hanno tracciato il sentiero che, salendo sul pendio della montagna, arriva con 5 minuti di cammino fino al buco tra le rocce. Il sentiero, indicato con una targa in legno, si trova lungo il percorso che sale al santuario, tra il terz’ultimo e il penultimo capitello, quello di San Lorenzo e San Pietro.

Augusto Tomasella a fianco del bus de l'aria calda

«E’ un fenomeno che si apprezza di più d’inverno, perché la differenza di temperatura e ben percepibile. E questo bus non è l’unico: sulla montagna ce ne sono almeno altri tre» spiega Augusto Tomasella (in foto sopra) che, ricorda poi, come «fino a una quindicina di anni fa attorno al buco crescevano anche d’inverno le margherite, poi le piante hanno iniziato a fare ombra ma ora, avendole potate, non è detto che non si possano presto rivedere».

«Da tempo – aggiunge – rimuginavo di ripristinare questo sentiero per il bus de l’aria calda dove, anche mio papà da piccolo, era del 1910, veniva a giocare con gli amici». Chiesti gli opportuni permessi alla parrocchia di Serravalle, proprietaria dell’area, e al comune per percorrere la strada silvo-pastorale che sale da Vinera, Augusto e Tonino in cinque giornate di lavoro hanno concluso il nuovo sentiero. Un “bellezza della natura”, dunque, che ora tutti i vittoriesi potranno scoprire.

 

 


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Claudia Borsoi

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