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30 gennaio 2025

Treviso

SARA' FREDDO SIBERIANO FINO A SAN VALENTINO

A treviso raggiunti i -7

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

SARA' FREDDO SIBERIANO FINO A SAN VALENTINO

TREVISO, 5 FEB - Il maltempo non dà tregua e il freddo siberiano continuerà a stringere l'Italia nella sua morsa almeno fino a San Valentino.

A partire dalla notte fra giovedì e venerdì, inoltre, è atteso l'arrivo di un'altra ondata di aria gelida dalla Russia che potrebbe portare la neve nel Centro-Nord, colpendo l'Emilia Romagna e da lì gran parte del Nord e le regioni centrali, Lazio compreso, con Roma che dovrebbe tornare a imbiancarsi.

Tra oggi a domani il maltempo colpirà il versante Tirrenico, dal Lazio fino alla Sicilia ed anche la Sardegna, ha detto Massimiliano Pasqui, dell'Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr). "Si prevedono piogge, che in serata potrebbero assumere un carattere nevoso, anche lungo la costa, con fenomeni moderati e localizzati", osserva.

"A Roma - aggiunge - potrebbe cadere qualche fiocco, ma è poco probabile, ed eventualmente sarebbero fenomeni di moderata entità". Piogge abbondanti sono previste lungo la costa tirrenica, mentre nell'entroterra potrebbe nevicare. La neve continua a cadere su tutto l'Appennino Centro-meridionale, dall'Emilia Romagna alla Puglia, e sul versante Adriatico. Nevicate locali si prevedono sulla Pianura Padana.

A partire da martedì si prevedono nevicate sulle regioni Adriatiche, estese al settore Tirrenico fino alla Toscana. Qualche fiocco isolato, osserva Pasqui, potrebbe cadere anche sul Lazio e a bassa quota, quindi anche su Roma, "ma per brevi periodi e in quantità modesta".

Mercoledì e giovedì ci sarà una breve pausa, con la neve che continuerà sul versante Adriatico verso Nord, fino al Triveneto.

Le cose cambieranno invece da giovedì sera e per l'intero fine settimana, con l'arrivo di un nuovo e intenso impulso di aria fredda, che fra venerdì e domenica potrebbe portare la neve su gran parte dell'Italia, da Frosinone a Torino. "La 'porta' siberiana è sempre aperta e, secondo i modelli, lascia passare un nuovo impulso che porta abbondanti precipitazioni nevose", dice Pasqui.

Questo, aggiunge, "é quanto prevedono al momento i modelli, che hanno un'affidabilità ridotta su scale di lungo periodo". Il margine di indeterminatezza riguarda soprattutto le zone in cui sarà più forte l'impatto dell'aria fredda in arrivo dalla Russia e per questo è necessario seguire l'evoluzione dello scenario.

Intanto la morsa del gelo ha stretto anche stamane il Veneto, dove i termometri sono scesi diffusamente sotto i -20 gradi in montagna.

Il record del freddo, secondo i dati dell'Arpav, spetta come sempre alla Piana di Marcesina, sull'Altopiano di Asiago, con -24, mentre al Passo Pordoi la minima è stata di -21. Secondo i meteorologi si tratta di valori inferiori di circa 6 gradi alla norma del periodo. In alcune località lo scarto però è ancora maggiore.

A Boscochiesanuova (Verona) la minima odierna è stata di -13, 12 gradi inferiore alla norma (-1). I paesi di montagna più freddi sono risultati anche stamane Asiago e Arabba, con 18 gradi sotto zero; Cortina d'Ampezzo si è fermata a -13. Temperature gelide anche nelle città di pianura, con minime di -7 a Treviso, -6 a Padova, -5 a Verona e Vicenza. (ANSA).

 


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