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28 marzo 2024

Castelfranco

Scongiurato il rischio del 5G a Fanzolo: "Niente installazione senza studi specifici"

Iliad ha ritirato la richiesta

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antenna

VEDELAGOScongiurato il rischio di installare il 5G a Fanzolo. A comunicarlo è il Comune di Vedelago: “Un risultato importante e non scontato – si legge in una nota diffusa dall’ente - ottenuto grazie alla caparbietà dell’amministrazione comunale che fin dai mesi scorsi ha dichiarato apertamente le proprie remore rispetto al 5G, almeno finché non vi sia il conforto di studi approfonditi rispetto agli effetti di questa nuova tecnologia”.

 

Determinante sarebbe stata una delibera del consiglio comunale approvata a dicembre. “Con la consapevolezza che non sarà facile bloccare il processo di diffusione del 5G, la rinuncia da parte di Iliad rappresenta un primo passo per dimostrare che Vedelago non è una terra di conquista ma che qualsiasi scelta deve essere ragionata e condivisa – spiega il vicesindaco Marco Perin -. A rendere possibile questo dietrofront è stato senza dubbio l’aver anticipato i tempi con una delibera di consiglio comunale fatta su proposta del capogruppo di maggioranza Michele Bordignon che impedisce l’installazione del 5G a Vedelago finché non vi siano studi specifici su questa tecnologia.

E questa posizione sarà ulteriormente ribadita e rafforzata con la prossima ordinanza sindacale che il sindaco Andretta andrà a firma nei prossimi giorni. Sul tema delle antenne, ricordo infine che il Comune ha incaricato nei mesi scorsi tramite convenzione il Consorzio Bacino Priula per la redazione di un Piano della telefonia mobile che diventerà il punto di partenza per programmare le future installazioni”.

 

Questi i fatti. 

 

Il giorno 14 febbraio il gestore Iliad deposita SCIA presso lo Sportello unico della attività produttive comunicando l’intenzione di installare una serie di tecnologie presso l’impianto di telefonica già esistente a Fanzolo di Vedelago in via Col di Lana.

 

Segue la verifica da parte dei Arpav la quale segnala un errore nella domanda che prontamente viene corretto da Iliad. Nel frattempo – alla luce della delibera di consiglio comunale approvata nello scorso dicembre con cui viene fatto divieto a chiunque di sperimentare installare il 5G sull’intero territorio comunale sino a che non si hanno notizie certe di nuovi riscontri dalle ricerche scientifiche, applicando il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea – l’Ufficio tecnico comunale chiede a Iliad il ritiro della richiesta di installare la tecnologia 5G700 la quale, informalmente provvede a comunicare la rinuncia.

 

Segue quindi il parere positivo da parte di Arpav e la nuova richiesta – supportata da un legale incarico dall’amministrazione - da parte del Comune affinché la rinuncia da parte di Iliad avvenga in modo formale. Rinuncia che perviene al Comune il giorno 31 marzo con una richiesta di conformazione della Scia - corredata dagli elaborati relativi alla parte architettonica ed elettromagnetica – e la richiesta di poter installare “solo” le seguenti tecnologie UMT900, UMTS2100, NTE180 e LTE2600.

 


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