PIEVE DEL GRAPPA - La chiusura della sede temporanea di Villa Fietta a Pieve del Grappa, sede distaccata dell'Istituto Maffioli, ha suscitato numerosi dibattiti. Tuttavia, la Provincia di Treviso ha precisato le motivazioni che hanno portato a questa decisione, sottolineando che la riorganizzazione tiene conto delle necessità demografiche e scolastiche del territorio. "Il programma di investimenti per la riqualificazione delle sedi scolastiche è basato sui dati demografici e sull'offerta formativa", ha spiegato Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso. Negli ultimi anni, la Provincia ha investito oltre 17 milioni di euro nella riqualificazione delle sedi di Castelfranco Veneto e Montebelluna, migliorando spazi e laboratori per offrire agli studenti strutture più moderne e funzionali.

Il calo demografico nella zona di Crespano-Possagno ha portato a una riduzione significativa delle iscrizioni, che sono passate da 549 nel 2014 a 129 nel 2024. Questo trend ha influenzato la decisione di concentrare l'attività didattica nelle sedi di Castelfranco e Montebelluna, che oggi accolgono l'86% degli studenti dell'istituto. La ristrutturazione e la costruzione di nuovi edifici, come quello di Montebelluna, sono stati necessari per garantire una didattica adeguata alle esigenze degli studenti. L'accordo tra l'Istituto Maffioli, l'Ufficio Scolastico Provinciale e il Comune di Pieve del Grappa ha portato alla decisione di chiudere la sede di Villa Fietta a partire dal prossimo anno scolastico.

La decisione è stata presa in base alla mancanza di numeri sufficienti per giustificare la continuazione dell'attività didattica presso quella sede. La Regione Veneto ha confermato la competenza della Provincia nella gestione degli edifici scolastici, in accordo con le scuole. Per agevolare il passaggio, la Provincia ha proposto di coprire il 50% dei costi di trasporto per gli studenti che dovranno spostarsi verso le sedi di Castelfranco e Montebelluna, garantendo anche un'attenzione particolare per gli studenti con disabilità. È in corso anche un dialogo con MOM per organizzare il trasporto pubblico in base alle necessità delle famiglie. Marcon ha infine invitato le istituzioni e gli amministratori locali a collaborare per una visione condivisa del futuro, ricordando che le decisioni sono state prese in base a dati oggettivi e con un'attenzione concreta alle necessità degli studenti.

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