PIEVE DEL GRAPPA - La decisione di chiudere la sede dell'Istituto 'Maffioli' di Pieve del Grappa, attiva da oltre 30 anni, a partire dal prossimo settembre, sta suscitando preoccupazione tra genitori, studenti e docenti. La chiusura della sede di Villa Fietta, infatti, comporterebbe gravi ripercussioni sociali e culturali per la comunità locale, con i ragazzi costretti a percorrere lunghi tragitti e a sostenere costi aggiuntivi per frequentare le scuole alternative di Montebelluna e Castelfranco Veneto. I consiglieri regionali Andrea Zanoni e Chiara Luisetto del Partito Democratico, insieme a Renzo Masolo di Europa Verde, hanno presentato un'interrogazione per chiedere alla Regione se abbia intenzione di intervenire. In particolare, i tre consiglieri criticano la decisione presa senza il coinvolgimento di genitori, studenti, docenti e personale scolastico, i quali ne sono venuti a conoscenza solo tramite i media, senza alcuna proposta di soluzioni alternative o supporto per le famiglie.

"L'Istituto Maffioli è un punto di riferimento fondamentale per la formazione professionale, in particolare nei settori dell'accoglienza e della ristorazione, e rappresenta una risorsa educativa e culturale per l'intera area", affermano i consiglieri. A supporto della loro posizione, citano una petizione lanciata dai genitori che ha raccolto oltre 1.700 firme in pochi giorni e una protesta di 120 insegnanti contro la chiusura, evidenziando anche le difficoltà per gli studenti più fragili. Inoltre, la scadenza del contratto d'affitto della sede di Villa Fietta, prevista per il maggio 2026, non giustificherebbe una chiusura anticipata. La Regione è chiamata a chiarire le motivazioni dietro la decisione e a rispondere alle richieste di genitori e docenti, esplorando alternative e soluzioni concrete per evitare il danneggiamento della comunità locale e garantire la continuità del percorso educativo degli studenti.
 

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