ODERZO - La Guardia di Finanza di Oderzo ha scoperto un ristorante che, al solo scopo di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa di riferimento, veniva formalmente qualificato come “agriturismo”.

In particolare è emerso che il gestore acquistava generi alimentari (non provenienti pertanto dai propri fondi rustici) in quantitativi in eccesso rispetto alle soglie consentite dalla legge regionale che disciplina la materia.

Inoltre, era sprovvisto dell’autorizzazione provinciale che legittima l’esercizio dell’attività agrituristica, con il conseguente disconoscimento dei benefici fiscali concessi dalla legge.

Gli accertamenti hanno consentito di riqualificare il reddito d’impresa, equiparata ad una vera e propria attività di ristorazione, quantificando l'evasione ai fini Irpef in 75.000 euro di base imponibile, ai fini Iva in 23.000 euro di imposta, ed in 250.000 euro di base imponibile ai fini Irap. Sono stati inoltre individuati 13 lavoratori ''in nero''.

L’azione di servizio messa in atto dalla Finanza nel settore mira ad evitare che “finti” agriturismi pongano in essere, verso le più tradizionali attività alberghiere e di ristorazione, una sleale concorrenza.