LA SCUOLA PUBBLICA VA DIFESA
L’Italia dei Valori scende in piazza per volantinare contro il degrado della scuola italiana. Anche la Cgil sciopererà a singhiozzo per due mesi
| Laura Tuveri |
TREVISO - Difendere la scuola pubblica, i lavoratori precari e, soprattutto un’istruzione per i nostri ragazzi, facendo capire che i tagli del ministro Gelmini non possono essere passati come “riforma della scuola”.
Sono questi gli obiettivi delle “Giornate a difesa della scuola pubblica” dell’Italia dei Valori a cui aderisce anche il coordinamento provinciale Idv di Treviso, guidato da Gianluca Maschera (nella foto). Il partito fondato da Di Pietro, che domani, venerdì 24 settembre, sarà in veneto, a San Donà prima (15.15) e a Mestre, alle 17, per inaugurare due nuove sedi del partito, scende in piazza a difesa della scuola pubblica per evitare quello che viene definito “lo smantellamento dell’istituzione principe di un qualsiasi Paese democratico e avanzato”.
“Sabato 25 settembre e il 2 e 3 ottobre saremo in piazza dalla parte dei precari e a difendere la distruzione della scuola pubblica da parte del Ministro Gelmini e del governo leghista - berlusconiano” – comunica Giovanni Smali, referente per le aree tematiche provinciale – che aggiunge: “Bisogna ribellarsi con forza a questo metodo incosciente di svuotare la cultura di questo Paese, infatti mentre tutti gli altri Paesi europei, per uscire dalla crisi scommettono ed investono in istruzione e ricerca, il nostro Governo, taglia enormi fondi alle scuole statali, usando una mannaia senza precedenti su insegnanti, strutture, e piani didattici”.
Il coordinatore Maschera fa sapere che sabato 25 e nel week end successivo Italia dei Valori, farà sentire la sua voce “perché non c’è futuro senza cultura, perché gli investimenti pubblici devono essere prioritari nella scuola e nell’istruzione, e non possono venire dimenticati, per favorire salvataggi di aziende private in crisi (vedi Alitalia), o per salvare Sindaci che sono pessimi amministratori (vedi Roma e Catania). Invitiamo quindi – continua Maschera - operatori della scuola, o semplici cittadini ad unirsi alla nostra protesta”.
Gli attivisti dell’IdV sabato 25 volantineranno, dalle 9 alle 13 all’esterno di alcuni plessi scolastici di Treviso e Montebelluna, mentre dalle 15 alle 20 organizzano un gazebo informativo in Piazzetta Battistero a Treviso. Sabato 2 e domenica 3 ottobre, installeranno gazebo e volantineranno a Treviso e in varie piazze della Provincia.
Protesta anche la Cgil. Lo comunica il segretario della Flc Cgil di Treviso, Ermanno Rambaldi, che aderirà alla protesta nazionale indetta dal sindacato guidato da Guglielmo Epifani. Si sciopererà per due mesi, dal primo di ottobre, ogni 15 giorni, un’ora al giorno. “Vogliamo – afferma il sindacalista – denunciare il degrado causato dai tagli alla scuola. Purtroppo non basta la buona volontà da parte di insegnanti e personale ata di garantire la qualità del servizio scolastico in mancanza di fondi.
Evidentemente se si continua a tagliare su personale docente e non diventa certamente complicato fornire la stessa offerta formativa degli anni precedenti. Se non do risorse finanziarie è evidente che i progetti formativi non hanno le gambe per camminare, a meno che la scuola non si rivolga ai genitori e chieda a loro di finanziarli, cosa che, purtroppo, sta già accadendo. Vogliamo far sapere ai cittadini che non è vero che c’è stata una riforma migliorativa, c’è stato un intervento sulla scuola fortemente peggiorativo”.