A scuola tra un mese: senza mascherine e senza insegnanti
Un pasticcio sulle graduatorie lascerà vuote molte cattedre anche a Treviso.
TREVISO - Ricomincia tra un mese esatto un altro anno scolastico. Il quarto dell’era pandemica. Se c’è una tradizione sulla quale poter riposare beatamente, sulla quale fare affidamento è quella della vigilia con i medesimi problemi: i neo iscritti imbucati nelle classi pollaio; gli edifici scolastici sempre gli stessi come se il tempo per loro non passi mai; le graduatorie tarocche e le cattedre vuote.
Nella Marca - pare per errore del ministero - l’elenco degli aspiranti a una supplenza è tutto da rifare. Intanto le nuove linee guida stabiliscono che in classe si ritornerà senza mascherina e tutti vicini di banco, appassionatamente: basterà aprire le finestre. Almeno quelle, dirà qualcuno. Aspettiamo dicembre e gennaio. Facendo i debiti scongiuri a fronte di una nuova “covidiana” ondata.
Giuseppe Morgante, il segretario regionale nonché provinciale della Uil scuola, in vacanza al momento non è ancora andato. Con lui ci siamo fatti due chiacchiere. Pasticcio graduatorie: strano eh? Non era mai accaduto…
Le falle nel sistema e le incongruenze legate alle Graduatorie provinciali di scuola non sono purtroppo un fatto nuovo. Per il terzo anno consecutivo si rischia di compromettere il diritto dei lavoratori, con grave danno anche per la continuità didattica, tanto evocata da questo ministero.
Elenchi sballati cosa comportano?
La corretta inclusione nelle graduatorie è il presupposto per poter partecipare alla procedura online delle supplenze (aperta fino al 16 agosto) che vedrà coinvolti migliaia di aspiranti nella provincia di Treviso e che prevede anche la procedura finalizzata al ruolo sui posti di sostegno.
Gli errori di che tipo sono stati?
Graduatorie senza titoli, servizi sbagliati sono stati quelli segnalati più di frequente. In altri casi non è stato riportato il punteggio pregresso o non si è tenuto conto dei punteggi ricalcolati dalle scuole nel biennio precedente.
Ma chi stava compilando la domanda non avrebbe dovuto metterci un po’ più di attenzione, o no?
Gli errori non possono essere di certo imputabili a compilazioni sbagliate da parte degli aspiranti, quantomeno al lavoro fatto dalle scuole e dall’UST di Treviso, ma ad una palese falla del sistema.
E la possiamo descrivere questa falla?
Il balletto dei supplenti, l’inasprimento del contenzioso (che ha già visto l’amministrazione soccombente lo scorso anno scolastico), scuole già oberate da una burocrazia schiacciante che si devono adoperare in pochissimo tempo nella convalida di migliaia di domande che nella stragrande maggioranza dei casi viene effettuata in modo massivo, tanto poi il problema sarà del dirigente scolastico al primo incarico del supplente: è un rimbalzo di responsabilità non più accettabile.
Mica solo a Treviso, giusto?
I primi dati, se confermati su tutto il territorio nazionale, ci catapultano indietro di due anni. Il ministero dovrà risponderne e assumersi la responsabilità.
Intanto i ministeri della Salute e dell’Istruzione hanno deciso come inizierà il quarto anno pandemico della scuola che è in Italia.
Sono state pubblicate nei giorni scorsi le Indicazioni strategiche al fine di mitigare le infezioni da Sars-CoV-2 in ambito scolastico.
Che in soldoni dicono cosa?
Le linee guida hanno un doppio livello: misure più leggere per il rientro a settembre e misure più severe nel caso in cui ci fosse un nuovo boom di contagi.
Quindi come si ricomincia?
Per la prima fase, ovvero quella con misure più leggere, decade l'obbligo di indossare la mascherina sia per gli studenti che per il personale scolastico. La misura sarà valida solo per docenti e Ata e studenti a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19. In questi casi è raccomandato l'uso della FFP2. È poi prevista la sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati.
In classe si potrà stare tranquillamente…
La presenza è garantita senza sintomi di febbre. Si dovrà provvedere alla corretta igienizzazione delle mani e ai ricambi d'aria frequenti
Se invece - Dio non voglia - la cosa dovesse buttare male?
Allora distanziamento di almeno un metro (ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano); precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione; aumento della frequenza della sanificazione periodica; gestione di attività extracurriculari e laboratori secondo protocolli precisi; mascherine chirurgiche, o FFP2, in posizione statica e o dinamica, da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza a scuola; Turnazione per il consumo dei pasti nelle mense e consumo delle merende al banco.
Indicazioni valide per ogni ordine e grado di scuola?
Tranne per quelle dell'infanzia, per le quali verrà pubblicato successivamente uno specifico documento.
E lei di queste misure cosa pensa, sinceramente parlando?
Il problema più grande non è nelle misure previste. Non è stato rinnovato il cosiddetto “organico Covid” che nei due precedenti anni scolastici ha permesso, attraverso l’assunzione mirata di personale Ata e docente, la applicazione delle necessarie misure di prevenzione. Come al solito si trovano i soldi per tutto tranne che per la scuola