"Scuole fuori città, grave errore"
Nieri (Pd) contro il progetto-campus di Muraro: "Non mi si venga a dire che è una città per vecchi se anche i giovani che abbiamo li mandiamo via"
| Isabella Loschi |
TREVISO - «Portare fuori mura le scuole è un errore, significa impoverire la città». Ad affermarlo è Michela Nieri, consigliera comunale del Pd, che critica aspramente il nuovo progetto annunciato dal presidente della Provincia Leonardo Muraro che propone la delocalizzazione degli istituti scolastici: un campus scolastico fuori città, a Lancenigo, dove trasferire le scuole rimaste in centro come il liceo Artistico.
«Non si deve ripetere l'errore già commesso: Treviso ha bisogno di essere vissuta. La Lega perde, ma le resta il vizio. Dopo un risiko immobiliare che ha svuotato il centro storico - afferma Nieri - da Questura, Guardia di finanza, Provincia, lasciando praticamente abbandonate macroaree della città e togliendo ai commercianti del centro un importante bacino d'affari». «Poi non mi si venga a dire che è una città per vecchi se anche i giovani che abbiamo li mandiamo via - ribadisce la consigliera - . Dislocare le scuole sarebbe un ulteriore colpo per i commercianti e mal si sposa con l'idea di città futura e pedonalizzata».
«Ritengo che, anche in vista di una pedonalizzazione progressiva del centro storico, i plessi scolastici siano fondamentali per mantenere viva la città e per le attività commerciali. Alienare gli edifici storici del centro per fare cassa, come sostiene Muraro, è stata una politica targata Lega che ha portato al progressivo svuotamento del centro e alla perdita di beni di rilevante importanza per la città» dice, riferendosi alla passata esperienza delocalizzazione dell’Appiani.
«E’ indubbio che bisogna investire maggiormente sulle strutture scolastiche del territorio – conclude Nieri – ma in un quadro complessivo di riordino urbanistico e di sostenibilità ambientale».