TREVISO – «Se non ci saranno tagli la giunta Muraro andrà a casa». Parola del “rottamatore” del Pdl, Alessio De Mitri.

Perché questo aut aut a ciel (quasi) sereno? Perché c’era l’idea che la straordinaria entrata nelle casse del Sant’Artemio di 13,5 milioni, arrivata con il cambio dei titoli di debito da derivati a Btp, potesse essere l’anticamera del taglio delle tasse provinciali. A partire dall’aliquota Rc Auto, portata ad agosto al 16 per cento, il massimo possibile.

Così, però, non sarà. La giunta Muraro l’ha detto chiaro e tondo davanti alla super-commissione che ieri sera si è riunita per parlare di «risorse economiche, finanziarie e patrimonio».

I denari saranno usati per abbattere il debito e restare più agevolmente dentro il recinto del Patto di stabilità. E tanto è bastato per mettere la pulce nell’orecchio dei tre pidiellini ribelli (De Mitri, Fava e Gabrielli), pronti a dissotterrare l’ascia di guerra senza la retromarcia sull’Rc Auto.

«Ci hanno detto che sull’Rc Auto si devono ancora fare delle valutazioni: va bene, basta che tutti siano consapevoli che se l’aliquota non verrà ri-sforbiciata non voteremo il nuovo bilancio (la maggioranza sarebbe appesa a un voto, ndr) – mette in chiaro De Mitri – e in pochi forse hanno notato che lo statuto dà alle votazioni sul bilancio una valenza fortissima: se il taglio della spesa corrente inserito nel nostro ordine del giorno (approvato il mese scorso, ndr) non verrà rispettato si andrà tutti a casa». Nonostante i 13,5 milioni, insomma, il centrodestra fatica a festeggiare.