SECESSIONE, PER GENTILINI NESSUNA ESPULSIONE
Lo anticipa il segretario provinciale della Lega Da Re che perdona le uscite dello sceriffo alpino che ha a cuore l’Italia unita
| Laura Tuveri |
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TREVISO – Non ci sarà nessun “processo” al K3 stasera, lunedì 3 ottobre, e, quindi nessuna espulsione per Giancarlo Gentilini. L’ex sindaco di Treviso aveva apertamente appoggiato il presidente Napolitano che chiedeva alla Lega di riconsiderare le sue posizioni secessioniste. Posizione sposata dallo stesso Flavio Tosi, il sindaco di Verona.
"Non uscirà nessun documento e non ci sarà alcuna espulsione di Gentilini stasera", anticipa all'Ansa il segretario del Carroccio trevigiano, Gianantonio Da Re, parlando dell'atteso direttivo provinciale. Il sindaco di Vittorio Veneto ha detto al giornalista dell'Ansa che non c'era mai stato nessun caso ‘Gentilini’, creato solo dalla stampa e che comunque "è già rientrato, se mai era uscito".
Il segretario Da Re dice di Gentilini: "Lo conosciamo, è sempre stato così. Per lui - osserva Da Re - prima ci sono gli alpini, poi il governo di Treviso. Le sue posizioni franche sono note. Ma è uno che è dentro il movimento. E poi ha detto che della Padania se ne riparlerà quando avremo il 51%, bisogna leggerle tutte le affermazioni".
E proprio poco fa Da Re ha incontrato il prosindaco trevigiano, prima di raggiungere il quartier generale della Lega, a Villorba. "Fra di noi ci vediamo spesso, siamo entrambi di Vittorio Veneto - prosegue Da Re - e anche stasera abbiano parlato di politica, dei Comuni che fra poco andranno al voto".
Secondo Da Re la posizione di Gentilini è diversa da quella degli altri amministratori leghisti come il sindaco Tosi, le cui affermazioni sarebbero in contrasto con la linea del Carroccio. "Gentilini, anche per questioni anagrafiche - spiega Da Re - non ha mire politiche diverse, al contrario di qualcun altro. Il suo modo di vedere l'unità del Paese è puro patriottismo, quello di altri leghisti che prima gridavano in camicia verde è invece patriottismo di convenienza. Stasera al direttivo della Lega di Treviso - conclude Da Re - parleremo di tante cose, soprattutto politiche e amministrative, ma non di Gentilini. Sì, forse alla fine, se ci sarà tempo, parleremo anche di queste polemiche, ma per superarle, come sempre".