TREVISO – Il supercommissario “mani di forbici” Enrico Bondi e il premier Mario Monti hanno chiesto a tutti i cittadini di segnalare attraverso internet quelli che ritengono sprechi di denaro pubblico da eliminare. Nel conto non ci sono né il Quirinale né il Parlamento. Peccato, dirà qualcuno. Su tutto il resto, comunque, gli italiani possono puntare il dito. Anzi, il mouse.

E Luigi Calesso, leader dell'associazione "Un'altra Treviso", non se l'è fatto ripetere due volte. Il suo di indice mette nel mirino in particolare i soldi spesi dalla Provincia per trasferirsi nella nuova sede del Sant'Artemio. A cui aggiunge una serie di consulenze, affidate negli anni, per lo meno discutibili. Ma non è tutto. Calesso, infatti, non si limita a dare il suo consiglio sul taglio delle spese, ma invita i trevigiani a copiaincollare un testo scritto di suo pugno per inondare i computer del governo tecnico con una martellante denuncia riguardante appunto le spese dell'ente guidato da Muraro.

“E' possibile segnalare al governo gli sprechi nell’utilizzo di fondi pubblici attraverso un format – spiega – oltre a tutte le indicazioni che è possibile dare sulle spese a livello nazionale, è importante anche segnalare gli sprechi degli enti locali e, nel nostro territorio, è indubbiamente la Provincia a distinguersi”.

Da qui la decisione di preparare e far girare anche su Facebook un testo preconfezionato. Cosa dice? Eccolo.

“Segnalo che la Provincia di Treviso si è dotata negli scorsi anni di una nuova sede: si tratta di una struttura sovradimensionata, faraonica, costata almeno 80 milioni di euro (se non 100 milioni) ricavati indebitando l’ente per decenni e vendendo immobili anche di valore storico ed architettonico della cui fruizione sono stata così privati i cittadini.

La stessa ristrutturazione dell’ex-manicomio di Sant’Artemio a Treviso in cui è stata ricavata la nuova sede della Provincia ha comportato non solo lo svilimento del patrimonio architettonico costituito dagli edifici in precedenza adibiti ad ospedale psichiatrico ma ha comportato un pesante impatto ambientale causato, in particolare dalla realizzazione della bretella di collegamento con il casello autostradale di Treviso Nord e dei sottopassi.

I costi, economici ed ambientali della realizzazione della “reggia” di Sant’Artemio si rivelano ancora più assurdi alla luce della prevista abolizione degli enti provinciali, almeno nella forma che conosciamo. La stessa inaugurazione della nuova sede provinciale è stata un ulteriore spreco, visto che è costata oltre 100.000 euro.

Segnalo, inoltre, che da anni la Provincia di Treviso si segnala per spese che definire propagandistiche è eufemistico: centinaia di migliaia di euro per spot televisivi, sponsorizzazione di gare ciclistiche, studio delle anguille, telegiornale della Provincia, esperto in enogastronomia, sondaggio sulla “soddisfazione dei pescatori”, tavolo in vetro per la sede provinciale, dvd e brochure sulla cattura della fauna… Chiedo, quindi, al governo di intervenire perché – fino a che la Provincia manterrà la propria attuale autonomia – venga messa nelle condizioni di non poter più utilizzare in questo modo i soldi dei cittadini”.

E ora non resta che capire quanti lo seguiranno. Lui, comunque, ci conta. “Chi condivide questa segnalazione può inserirla nella pagina del governo – conclude Calesso – e condividerla sulla mia pagina Facebook”.