Sei anni fa la scomparsa della campionessa Sara Anzanello
L'iridata di volley di Ponte di Piave ricordata dal governatore Zaia
| Angelo Giordano |
PONTE DI PIAVE - Sei anni fa, il 25 ottobre 2018, si spegneva Sara Anzanello, la campionessa di volley originaria di Ponte di Piave, stroncata da un grave tumore al sistema linfatico dopo aver lottato anche contro un’epatite fulminante che l’aveva colpita anni prima. Oggi, Sara vive nel ricordo dei suoi concittadini, degli appassionati di pallavolo e dell’intero mondo sportivo, che continuano a celebrarne il talento, la determinazione e la forza dimostrata tanto in campo quanto nella vita.
Durante la sua carriera, Anzanello ha raggiunto traguardi straordinari, diventando una delle giocatrici italiane più apprezzate a livello internazionale. Al centro del suo palmarès si trovano 3 Coppe Italia, una Coppa CEV, il Mondiale vinto nel 2002, l’argento agli Europei del 2005 e due Coppe del Mondo, conquistate nel 2007 e nel 2011. La sua dedizione e il talento l’hanno portata a vestire la maglia della Nazionale ben 278 volte, contribuendo a scrivere alcune delle pagine più memorabili della pallavolo italiana.
Sara Anzanello non è ricordata solo per i suoi successi sul campo, ma anche per il coraggio con cui ha affrontato le difficoltà della sua vita. La malattia si è presentata come un’epatite fulminante che ha compromesso il suo fegato e l’ha costretta a un delicato trapianto nel 2013. Nonostante il lungo percorso di recupero e le sfide affrontate, Sara è tornata ad allenarsi e ha dimostrato una resilienza che ha ispirato chiunque l’abbia seguita. Tuttavia, la sua battaglia si è intensificata con la comparsa di un tumore al sistema linfatico, che ha poi tragicamente segnato la fine della sua vita a soli 38 anni.
Nel 2022, a quattro anni dalla sua scomparsa, Sara è entrata a far parte della Hall of Fame del volley italiano, un riconoscimento che ha conferito ufficialità a quello che i tifosi e i suoi compagni di squadra avevano sempre saputo: Sara Anzanello era e rimarrà una campionessa. Questo tributo speciale rappresenta non solo l’apprezzamento per i suoi successi sportivi, ma anche un omaggio al suo spirito indomabile e alla sua capacità di rialzarsi, incarnando i valori più alti dello sport.
Oggi, nel sesto anniversario della sua scomparsa, Ponte di Piave la ricorda con affetto e orgoglio, consapevole di aver dato i natali a una figura che ha saputo rappresentare l’Italia con onore nel mondo. Per molti giovani atleti, Sara continua a essere un simbolo di dedizione e tenacia, un esempio di come lo sport possa essere vissuto con passione autentica, anche nei momenti più duri.
La memoria di Sara Anzanello vive nelle palestre, nei campi da gioco e nel cuore di chi ha amato il volley. E, come lei stessa ha dimostrato con la sua vita e la sua carriera, il vero valore di un campione non si misura solo con le medaglie, ma anche con il coraggio di lottare fino alla fine.
Oggi è stata ricordata dal governatore Luca Zaia con un accorato post:
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