Siamo stressati! Il 47% dei medici internisti dichiara di aver pensato di licenziarsi
La situazione è preoccupante
VENEZIA - Non è bello farsi curare da un medico stressato, ma purtroppo, la situazione sembra essere comune a molti medici internisti in Veneto, come emerge dai dati presentati dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) al 28/o Congresso Nazionale della Federazione. Il 34% dei medici internisti veneti riferisce di essere in burn-out, la sindrome da stress che può avere conseguenze negative sulla salute fisica e mentale del medico e sui pazienti che cura. Inoltre, il 47% dichiara di aver pensato di licenziarsi nell'ultimo anno.
I dati non lasciano spazio a dubbi: i medici internisti sono in difficoltà. Il 63% di loro si sente emotivamente sfinito, il 75% lavora troppo duramente, e l'82% è sfinito al termine di ogni giornata lavorativa. La frustrazione è altissima: il 47% è frustrato dal proprio lavoro, mentre il 50% è esaurito. Nonostante tutto questo, il medico non perde la sua passione per la professione: l'88% riferisce di affrontare efficacemente i problemi dei propri pazienti, l'82% di influenzare positivamente la vita di altre persone attraverso il proprio lavoro, il 78% di aver realizzato molte cose di valore, e l'82% di sentirsi rallegrato dopo aver lavorato con i pazienti.
Nonostante questo, il 66% dei medici teme che il proprio lavoro possa indurirlo emotivamente con il tempo, e la pandemia di Covid-19 ha inciso negativamente sulla vita professionale del 75% dei medici internisti.
La salute mentale dei medici è importante non solo per loro stessi, ma anche per i pazienti che curano. Un medico stressato potrebbe avere difficoltà a prendere decisioni appropriate e a fornire la migliore cura possibile ai propri pazienti. Inoltre, un medico che non si prende cura di sé stesso potrebbe finire per avere problemi di salute fisica o mentale, il che potrebbe rendere impossibile continuare a esercitare la professione.
I dati presentati dalla Fadoi sono preoccupanti, e dovrebbero spingere le autorità sanitarie a prendere seriamente in considerazione le difficoltà che i medici internisti stanno affrontando. Sarebbe importante adottare politiche e misure atte a garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro per i medici, al fine di proteggere la loro salute mentale e, di conseguenza, la qualità della cura che offrono ai loro pazienti.
In foto: una corsia di ospedale
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