
Sicurezza, Vittorio Veneto punta ad un distretto di polizia
Il sindaco rispondendo all’interrogazione di Caldart ha concordato sulla richiesta
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Un distretto di polizia che abbracci, oltre a Conegliano dove opera il commissariato della polizia di Stato, anche Vittorio Veneto. La richiesta arrivata dai banchi di opposizione, con una interrogazione della consigliera Antonella Caldart (La persona al centro), di potenziare la presenza delle forze dell’ordine a Vittorio Veneto con una presenza non solo dei carabinieri, ma anche della polizia di Stato, ha trovato concorde la sindaca Mirella Balliana che ha annunciato che farà, alle sedi opportune, tale richiesta.
Di sicurezza si è parlato ieri sera, lunedì, nel corso del consiglio comunale. Con l’interrogazione, dopo aver dettagliato sulla situazione che si registra in città, dai recenti fatti di cronaca ai dati relativi a famiglie straniere che ricevono il reddito di cittadinanza o che presentano al loro interno minori, Caldart ha formulato due proposte operative all’amministrazione comunale: lavorare sulle famiglie multi-vulnerabili e ampliare il presidio del territorio vittoriese anche alla polizia di Stato che ha il suo commissariato a Conegliano, così da potenziare la presenza delle forze dell’ordine, ora rappresentate in quest’area solo dai carabinieri.
«Condividiamo la richiesta di un distretto di polizia, ampliando anche la competenza sul nostro territorio della polizia di Stato di Conegliano: porremo la richiesta al ministro Carlo Nordio, che a breve sarà in città anche se questa non è una sua competenza, e ai parlamentari del nostro territorio» ha replicato il sindaco Mirella Balliana. Il sindaco ha poi elencato le azioni messe in atto dal suo insediamento, giugno 2024, ad oggi in ordine alla sicurezza, evidenziando in particolare l’avvio del progetto di potenziamento della videosorveglianza.
La seduta del consiglio comunale di ieri sera si è aperta con un volantinaggio da parte degli attivisti della “Assemblea vittoriese contro il Ddl sicurezza”, documento che è stato consegnato anche al presidente del consiglio comunale, Gli attivisti hanno chiesto di convocare la conferenza dei capigruppo per approvare la convocazione di un consiglio comunale aperto per trattare i provvedimenti al vaglio del parlamento.