La sorella è in coma e lui gli svuota il conto: condannato a nove mesi di reclusione
L’uomo dovrà anche pagare un risarcimento di 13 mila euro
MONTEBELLUNA – Ieri, 16 aprile, un 63enne di Napoli è stato condannato dal Tribunale di Treviso a nove mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena per aver sottratto alla sorella, 68 anni di Montebelluna, del denaro dal suo conto bancario, attraverso l’home banking, dopo aver scoperto le credenziali della donna. Il giudice ha anche quantificato un risarcimento di 13 mila euro, importo comprensivo dei 9.800 euro sottratti e dei danni morali causati alla vittima. I fatti risalgono al 2016 quando la sorella venne colpita da una grave meningite che ne mise a rischio la vita. Ricoverata in ospedale aveva chiesto l’assistenza del fratello che giunto da Napoli, per la circostanza, non si era limitato a confortare la poverina.
L’uomo, infatti, una volta in possesso delle credenziali della sorella era entrato nel suo contro bancario usando l’home banking e aveva così inviato al suo conto personale due bonifici per quasi 10mila euro. La 68enne una volta guarita si era ritrovata il conto svuotato dei risparmi e incredula aveva scoperto l’operazione bancaria che solo il fratello avrebbe potuto compiere, tanto più che era il beneficiario dei sue bonifici. La donna, quindi, si era fatta promettere che il denaro le sarebbe stato restituito ma visto che con il passare del tempo l’impegno non veniva onorato si è vista costretta a denunciare il fratello.
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