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19 aprile 2024

Castelfranco

SOS nuove povertà a Castelfranco

“Serve un monitoraggio urgente”: sostiene la consigliera comunale Grazia Azzolin

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Grazia Azzolin

CASTELFRANCO VENETO – La pandemia ha messo in difficoltà molte famiglie e persone che in diversi casi, per la prima volta nella loro vita devono fare i conti con ristrettezze economiche, perlopiù causate della perdita del lavoro o per la forzata inattività professionale che ha imposto loro di affrontare incombenze di pagamento senza però poter svolgere la propria professione, ottenendo delle vitali entrate finanziarie. Insomma, una schiera di nuovi poveri che rappresenta anche una sfida sotto il profilo assistenziale.

Grazia Azzolin, consigliere comunale indipendente di Castelfranco si sta interessando al problema: “Oltre ad aver ricevuto segnalazioni dai cittadini, dal report della Caritas e delle parrocchie risulta che le richieste di aiuto da parte di cittadini residenti in città sono raddoppiate rispetto al periodo antecedente l’emergenza Covid 19. Sono circa 130 i nuclei familiari che negli ultimi mesi hanno chiesto aiuto alimentare alla Caritas tramite la consegna di borse della spesa, per un totale di 360 persone. Un numero che sale a 500 contando anche quelle che vengono direttamente aiutate dalle Parrocchie, a cui si aggiungono altre numerose richieste di aiuto gestite nella totale privacy da cittadini generosi o da altre associazioni di volontariato”.

Azzolin prosegue: “Troppe le attività che faticano a ripartire anche a causa della concorrenza dei grandi centri commerciali, con conseguenze su tutto il tessuto sociale. Vista l’emergente e crescente richiesta di aiuto sollecito la Giunta Marcon a “battere un colpo”, attivando un tavolo di confronto con le nostre associazioni di volontariato più attive. Non possiamo rinviare il confronto su questa emergenza attendendo il prossimo Consiglio Comunale. La misura dei buoni spesa concessi dal Governo non può arginare il problema, che va affrontato con misure e soluzioni che guardino anche al futuro”.

La consigliera comunale indipendente sottolinea che la sospensione del lavoro, insieme alla difficoltà della ripartenza sono all’origine del disagio che ha colpito soprattutto le mamme costrette ad affrontare una quotidianità impegnativa, non solo accudendo i propri nuclei familiari e igienizzando l’ambiente di lavoro, ma nella maggior parte dei casi occupandosi anche dell’economia domestica. “Sono problemi di cui l’Amministrazione deve prendere consapevolezza ricercando soluzioni - incalza Azzolin -. Servono tavoli di lavoro tra imprese e associazioni, serve un progetto per la ripartenza che si basi su aiuti concreti ma non sul solo assistenzialismo”.

“Chi amministra il Comune ha la responsabilità di agevolare la ripartenza delle attività produttive commerciali e l’inserimento nel mondo lavorativo di chi non vede via d’uscita – e conclude -. Nel piano per la ripartenza non si possono inoltre lasciare le famiglie sole nell’accudimento dei bambini: quale piano ha in mente l’Amministrazione per le nuove generazioni? Servono iniziative all’aria aperta e in strutture didattiche in cui i bambini possano trascorrere parte della giornata partecipando ad attività educative, nel rispetto del distanziamento, mentre i genitori sono al lavoro. Le nuove generazioni, i bambini sono il nostro futuro in cui dobbiamo investire molto e subito!”.

 



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