STALKING: IN PROVINCIA, UNO SU DUE E' VITTORIESE
Questo, il dato della Questura di Treviso
VITTORIO VENETO - Gli Stalker vengono da Vittorio Veneto. Questo il dato della Questura di Treviso.
Dal 2009, cioè dall’entrata in vigore della legge sullo stalking, di tutti i casi di cui si è occupata la questura, più della metà sono accaduti nel vittoriese. Ne ha parlato oggi, a margine di un convegno sul tema a Monastier, il dirigente della squadra mobile, Roberto Della Rocca, aggiungendo di non essere in grado di fornire una spiegazione alla statistica "se non collegandola ad aspetti culturali che dovrebbero essere approfonditi da esperti".
Insomma, non si sa perché ci siano più stalker a Vittorio che in tutto il resto della provincia, ma è così. “Molestatori” comunque innocui, nella maggior parte dei casi. "Quasi sempre le persone convocate e formalmente diffidate – ha spiegato Della Rocca - hanno rinunciato ai loro comportamenti". Il comandante dei carabinieri di Treviso, Gianfranco Lusito, ha pure delineato lo "stalker-tipo" residente nel trevigiano. "Nell'80% dei casi è maschio e di qualsiasi fascia d'età. Nel 53% dei casi denunciati - ha proseguito – i comportamenti hanno matrice affettiva o passionale, sono cioé dovuti al desiderio di ricucire un rapporto interrotto o di vendicarsi per un torto sentimentale patito. In una quota valutata intorno all'8% - ha aggiunto Lusito - le vittime sono specialisti che hanno in cura soggetti con fragilità psicologiche e che male interpretano la dedizione del professionista nei loro confronti".
Pazzi o innamorati, o innamorati pazzi. Inseguimenti, pedinamenti, infinite dichiarazione d’amore sono più frequenti di quanto si pensi. Soprattutto tra Ceneda e Serravalle.