STRAGE DI CESSALTO: NESSUNA ANOMALIA NEL SANGUE DEL CAMIONISTA
L’autista polacco non era ubriaco e non aveva assunto sostanze stupefacenti
CESSALTO - Era l’8 agosto. Autostrada A4: Roman Baran, autotrasportatore polacco, perde il controllo del proprio camion, sbanda nettamente a sinistra, centra in pieno un camper, un urto violentissimo, ma il camion non si ferma.
Il mezzo pesante colpisce il guard rail e invade la carreggiata opposta. Dal senso inverso arriva un altro tir: secondo frontale altrettanto violento.
I mezzi prendono fuoco, tutto intorno si scatena l'inferno, mentre l'occhio vigile delle telecamere dell'Autostrada riprende ogni istante della tragedia: http://www.youtube.com/watch?v=vNO7zQ0FcPA.
Il bilancio è impietoso: sette morti. Scattano le indagini.
E ieri la notizia che nel sangue di quel camionista non sarebbe stata riscontrata alcuna traccia particolare: né alcol, né stupefacenti, né farmaci.
Nessuna anomalia dunque che potrebbe spiegare le cause di quell’autentico massacro.
Il medico legale, nominato dal sostituto procuratore Claudio Pinto, non avrebbe nemmeno riscontrato altre patrologie che potrebbero aver portato a un malore improvviso.
Lo stesso medico legale escluderebbe pure il colpo di sonno.
I risultati dell'autopsia sono stati depositati alcuni giorni fa sul tavolo del sostituto procuratore: all'inchiesta ora manca la perizia tecnica che potrebbe fornire ulteriori particolari sulla dinamica.