SUICIDIO A FARRA: I LAVORATORI VANNO TUTELATI
Zaia e Muraro concordi sul sostegno che le istituzioni devono dare a chi si trova in difficoltà
| Laura Tuveri |
FARRA DI SOLIGO – Ha naturalmente fatto scalpore il suicidio di un giovane poco più che trent’enne che si è tolto la vita per aver perso il lavoro.
Anche il governatore Zaia (nella foto) ha commemorato la morte del giovane: “Proprio oggi, (ieri per chi legge martedì 27 luglio, ndr) nel giorno del Consiglio regionale dedicato ai temi della crisi e del lavoro, un giovane veneto si è tolto la vita pochi giorni dopo aver perso il lavoro. Questo deve mobilitare la politica e l’intera società in tutte le sue espressioni” ha detto Luca Zaia, commentando la notizia del suicidio del giovane residente nella provincia di Treviso.
Il governatore leghista ha aggiunto di aver appena presentato in Consiglio regionale tutti gli strumenti di aiuto e di sostegno che la Regione ha messo e metteremo in campo per sostenere l’ economia e il lavoro dei veneti aggiungendo anche che “in questo momento sono prima di tutto vicino e solidale con la famiglia di questo ragazzo e con il suo dolore”.
“Tutti devono sapere – conclude Zaia – che le istituzioni si stanno muovendo con tutte le loro possibilità. Dobbiamo continuare a farlo, ben oltre gli schieramenti di maggioranza e opposizione, rifiutando tutti la logica dell’inerzia e del disimpegno”. Sulla tragedia è intervenuto anche il presidente della Provincia Muraro che dice che: "bisogna difendere i posti di lavoro".
Naturalmente anche Leonardo Muraro vuole esprimere il proprio cordoglio alla famiglia del giovane di Farra di Soligo, disoccupato da due settimane, che si è tolto la vita come gesto estremo. “Non possono e non devono succedere queste disgrazie. Sono vicino alla famiglia di questo giovane colto dalla disperazione – Non posso che ribadire ancora una volta come sia necessario difendere i posti di lavoro - ha commentato Muraro.
"Mi auguro che i tagli derivanti dalla manovra finanziaria non debbano riguardare il settore dell'occupazione soprattutto e le politiche attive svolte dai centri per l’impiego delle Province. Io stesso come presidente dell'Urpv, Unione regionale delle provincie venete,- nei giorni scorsi ho inviato una lettera al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia per protestare contro la decurtazione dei fondi dell’asse occupabilità. In base a questo particolare taglio il 31 luglio avrei dovuto lasciare a casa una trentina di ragazzi impiegati a tempo determinato nei centri per l'impiego".
Il presidente della Provincia di Treviso sottolinea di essere stato costretto così a rincorrere ad una soluzione tra le pieghe del bilancio: "Ho dovuto trovare una soluzione alternativa sostituendo questi mancati trasferimenti da Stato e Regione, stornando i soldi da altri fondi per continuare a garantire il lavoro a questi giovani".