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24 dicembre 2024

Treviso

Superbonus 110%, proroga fino al 2023: “Ora vigilare sui prezzi delle materie prime già schizzati alle stelle”

L’allarme di Confartigianato Treviso: “Rincaro e difficoltà di reperimento delle materie prime rischiano di fermare i cantieri”

| Isabella Loschi |

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superbonus 110%

TREVISO - La proroga al 2023 per il superbonus 110% è stata accolta con soddisfazione dagli artigiani che ora chiedono al governo di vigilare e scongiurare manovre speculative sulle materie prime che registrano ancora prezzi alle stelle.

“Gli aumenti sono arrivati a toccare in alcuni casi anche oltre il 100%”, dichiara Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.

“In particolare, a giugno 2021, i costi delle commodities non energetiche risultano in crescita del 39,1% su base annua, mentre le attese sui prezzi delle costruzioni ad agosto 2021 balzano ai massimi da settembre del 2004. L’attività di quasi un’impresa su dieci (9%) è ostacolata proprio dalla difficoltà di individuare la disponibilità delle materie prime. “Il rincaro delle materie prime, schizzate ormai a prezzi oltre il limite di guardia, a cui si aggiungono le difficoltà di reperimento che rischiano di rallentare, se non di fermare, i cantieri”. Per questo Confartigianato chiede di “mettere in atto meccanismi per calmierare i prezzi, come è stato fatto per l’energia elettrica e il gas. Il rischio è di tirare il freno a mano dell’edilizia, storicamente il comparto capace di trainare la ripresa, tanto più in questa fase della pandemia”.

Nella Marca Trevigiana sono 11.105 le imprese attive nei settori costruzioni, impianti e legno che, da sole, valgono metà di tutte le imprese artigiane. Il settore occupa in provincia oltre 25 mila addetti. Nel 2020, grazie al superbonus, il settore ha sofferto meno di altri la crisi arrivando a un saldo positivo di imprese dello 0,9%, ma molte nubi di addensano sul 2021.

L’altro grande tema è quella della manodopera. “Mancano figure professionali specializzate. Senza la forza lavoro adeguata e con tutto il personale già impiegato in altri incarichi, per le nostre imprese è impossibile accettare nuove commesse”, sottolinea Bernardi. “Per superare queste criticità stiamo definendo con la nostra società di formazione e con la scuola edile di Treviso delle progettualità indirizzate ai giovani che devono scegliere il loro percorso scolastico che riportino fedelmente cosa fa oggi un’impresa edile e di quali strumenti si serve”.

 



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Isabella Loschi

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