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25 novembre 2024

Oderzo Motta

Sversamenti nel canale Magnadola: ignoti colpiscono a Motta di Livenza

| Gloria Girardini |

| Gloria Girardini |

Sversamenti nel canale Magnadola: ignoti colpiscono a Motta di Livenza

MOTTA DI LIVENZA - Strani sversamenti a Motta di Livenza, ignoti inquinano il canale Magnadola. Ieri mattina un cittadino mottense, durante una passeggiata nelle campagne della frazione di Malintrada, ha notato che il corso d’acqua Magnadola, solitamente limpido, aveva una strana colorazione rossastra. Ma non solo, nelle vicinanze dell’argine l’uomo ha ritrovato dei mucchi di ujna strana sostanza densa e biancastra, probabilmente del grasso animale. Due strani episodi che però secondo il vicesindaco e assessore all’ambiente, Ercole Girotto, non hanno alcuna correlazione. “ Le indagini sono in corso da parte degli organi competenti per quanto riguarda la colorazione del canale”ha dichiarato l’assessore che venuto a conoscenza della situazione presente a Malintrada si è subito attivato contattando gli enti di competenza. “ I resti rinvenuti sono scarti di grasso animale, portati lì da qualcuno nell’intento di disfarsene o per darlo in pasto agli animali “spazzini” (gabbiani, corvi, cornacchie). Credo che le due evidenze non siano collegate tra loro”.

 

Un’ opinione condivisa anche dai pescatori della zona, “Non è la prima volta che il Magnadola, come anche diversi corsi d’acqua della zona vengono inquinati in questo periodo”ha spiegato un pescatore della zona tesserato alla Fipsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee.Un problema che sembra presentarsi nella zona dell’Opitergino-mottense ogni anno, da metà agosto a fine settembre, proprio nel periodo delle vendemmie. “Ci sono diverse cantine che in questo periodo sono impegnate nella pulizia delle botti, le sostanze presenti vengono poi versate nei nostri fiumi, inquinandoli e distruggendo la fauna ittica del territorio”.La Fipas e la Provincia negli anni passati avevano speso diverse risorse per cercare di ripopolare la specie del luccio nei canali della Marca. È un pesce che negli anni è quasi sparito a causa dell'inquinamento. Quest’anno è già il quarto episodio di sversamento di sostanze nocive nelle acque dei fiumi, a fine gennaio a Chiarano sono state registrate due morie di pesci, mentre il terzo episodio è avvenuta nella mattinata di lunedì nel fiume Piavon tra Oderzo e Chiarano. Nella tarda mattina di ieri sopo la segnalazione le chiaviche sono state aperte per permettere il defluire delle acque e per ripulire il letto del fiume dall’acqua inquinata. Non è ancora chiaro il danno apportato dagli ignoti all’ecosistema presente nel canale Magnadola. Non è da escludere che nei prossimi giorni si possano verificare altri episodi simili se non più gravi.

 



Gloria Girardini

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