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12 dicembre 2024

Castelfranco

A Tommasi il "Premio Internazionale Giovanni Paolo II"

E domani il direttore sanitario del Suem Pieve del Grappa tornerà in Africa

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

XVII Premio Giovanni Paolo II

PIEVE DEL GRAPPA - Anche Aurelio Tommasi, direttore sanitario del Suem di Pieve del Grappa e l'Associazione Persone Down Marca Trevigiana, tra i premiati del "Premio Internazionale Giovanni Paolo II", la cui cerimonia si è svolta sabato scorso nella Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona. Il premio, promosso da AGLAIA di Scafati e patrocinato dall'UNCI di Treviso e Udine, seleziona ogni anno, 13 persone o associazioni che hanno tutelato e promosso la sacralità della vita. Per Tommasi, da sempre in prima linea non solo in Italia, un riconoscimento che sottolilnea ancora una volta quanto sia prezioso il suo impegno. In Angola, dove il medico è ormai di casa, un impegno ormai più che decennale, dal quel primo viaggio nell'ottobre del 2011.

ll dottor Aurelio Tommasi, non manca di sottolineare che l'Angola, è uno dei paesi più poveri dell'Africa. Tra i suoi tanti interventi, realizzati con l'assocciazione IMET Onlus, che gestisce le autoambulnaze del Suem di Crespano del Grappa, anche quello sul volto di un bimbo sfigurato da una coltellata. Il bambino era stato curato prima in Africa e poi portato in Italia per una ricostruzione del volto. La motivazione del Premio assegnato al dottor Tommasi, sottolinea “l’eccellenza, l’alto valore della solidarietà universale senza limiti e senza confini, la generosità ed abnegazione ha permesso di salvare vite umane nei paesi più poveri del mondo“.

Tra l'altro, domani Tommasi è di nuovo in partenza, sempre per l'Angola e, anche se ci dice di essere alle prese con gli ultimi faticosi adempimenti burocratici per il viaggio, lo abbiamo "recuperato" sempre al Suem di Pieve del Grappa. A maggio, il medico era stato operato: oggi quel periodo è alle spalle e per Tommasi nessuna tentazione di mettersi in pensione, nonostante l'età e il curriculum. Anzi, il monito è proprio verso i colleghi che hanno lasciato raffreddare le proprie motivazioni e che non fanno più il lavoro con passione: "Oggi con la carenza di medici che c'è, i medici vengono pagati, come è giusto che sia: nessun giudizio, il mio, ma solo una considerazione: i soldi non sono la motivazione per fare questo lavoro e questo è un mestiere in cui le motivazioni sono essenziali".

Nessuna preoccupazione particolare per questo viaggio, che diventa il racconto di una "normalità" per un medico che lavora in un ambito dove l'emergenza è il pane quotidiano e il metro di misura con cui ci si confronta: "Io e gli altri medici, qui lavoriamo in una situazione già pesante, tutti i giorni. Per me è normale avere a che fare con al fatica e la pressione, quindi in realtà, non faccio niente di diverso di quanto faccio qui. La difficoltà è reperire finanziamenti. Per chi ha il mio numero, non mancheranno gli aggiornamenti dall'Angola.

Per l’associazione Persone DOWN di Treviso, il cui premio è stato ritirato dal Presidente Giorgio Cecchetto, il premio ha sottolineato invece la dedizione con cui l'associazione cerca di rendere sempre più autonomi i ragazzi affetti da sindrome Down e i progetti innovativi con cui  supporta l'integrazione sociale delle persone con disabilità. Un'integrazione fattiva, che passa attraverso le competenze lavorative dei ragazzi: un ambito che ha dato molta soddisfazione ai ragazzi è stata la ristorazione.

Il dottor Tommasi

 

 

 

 


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