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20 aprile 2024

Treviso

Treviso, è boom di truffe agli anziani: "Vanno protetti"

L'appello di Anap, il gruppo di Confartigianato: "In tempo di pandemia proteggere gli anziani dal virus ma anche dalla solitudine"

| Isabella Loschi |

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truffe anziani

TREVISO - Sono circa 200mila le persone che in provincia di Treviso hanno più di 65 anni, oltre il 22% del totale. Un numero elevatissimo di uomini e donne che in questo periodo oltre a difendersi dal virus è costretto a prendere le distanze anche dal telefono, lo strumento che assicura e salvaguarda la socialità.
Purtroppo gli anziani sono diventati bersaglio facile di truffe e furti messi in atto da gente senza scrupoli che li contatta o ricatta. Nel 2018 sono state 2.469 le denunce di furti, rapine e truffe a danno di anziani.

Per questo il Gruppo anziani e pensionati di Confartigianato lancia l’allarme, invitando a mettere in guardia gli anziani e a fornire aiuto in caso di bisogno. “L’appello che loro rivolgo, richiamando anche le numerose campagne promosse dal gruppo Anap contro truffe, rapine promosse in collaborazione con le istituzioni tra le “Più sicuri insieme”,  è quello di non assecondare alcuna di queste richieste perché dietro a queste storie ci sono solamente affamati di denaro che fanno leva sulla sensibilità e sulla vulnerabilità del prossimo, accentuata da una forzata solitudine - dichiara Fiorenzo Pastro, presidente gruppo Anap - L’invito è di fronte a situazioni dubbie di contattare le forze dell’ordine e segnalare l’accaduto”.

“Spiace constatare – precisa Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana - che al peggio non c’è fine e che non si tengano in debita considerazione i danni che la solitudine sta generando nella popolazione. Solitudine che pesa in molti casi più di un dolore somatico. Il vivere soli è un pesante fattore di rischio di mortalità nell'anziano. E’ una delle grandi povertà della persona non più giovane  assieme a quella economica. Le limitate relazioni condizionano pesantemente la qualità della vita dato che la maggior parte delle persone dipende dagli altri e soffre per l'impossibilità di ascoltare e di parlare”.

“L’Anap– conclude Pastro – invita ciascuno a fare la propria parte per far sapere ai nostri anziani, ai nostri nonni, che, in caso di necessità, possono sempre contare su qualcuno. Insieme possiamo fare la differenza e sconfiggere l’altra grande malattia del nostro tempo, appunto la solitudine, che in questo periodo di distanziamento fisico rischia di diventare una trappola insidiosa”.

 



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Isabella Loschi

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