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27 settembre 2024

Treviso

Treviso, 12 studenti del liceo Canova relatori al Festival internazionale della Filosofia

Hanno relazionato sul tema scelto per questa edizione: “Identità artificiali on line o offline, questo è il problema”

| Redazione |

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studenti Liceo Canova

TREVISO - Giunto alla decima edizione, il Festival internazionale della Filosofia che si svolge in questi giorni a Ischia ospita filosofi e studenti da tutta l’Italia e di tutto il mondo. Tra questi anche i dodici studenti del liceo classico Canova di Treviso, selezionati come meritevoli e convocati come relatori dal comitato scientifico del festival. Introdotti dal loro tutor, il professor Roberto Grigoletto, docente di Filosofia al liceo “Canova”, hanno relazionato alla platea del Festival sul tema scelto per questa edizione: “Identità artificiali on line o offline, questo è il problema”.

Una questione che, correlata a quella dell’intelligenza artificiale, sembra essere urgente nell’ambito etico-pedagogico. “Con l'avvento dei social media e del mondo digitale, oggi si possono creare rappresentazioni di sé online, veri e propri “Sé digitali” - ha assicurato il direttore del festival, Raffaele Mirelli, “mettendo gli individui di fronte a un dilemma: essere sé stessi online o off line”.

I dodici studenti del “Canova” si sono cimentati sulla questione, esaminandolo da diversi versanti. Andrea Pitingaro, Eva Denise Disastri con Rocco Bonesso-Bernardini, Sara Beghetto e Noemi Bona hanno indagato il concetto di identità, a partire dalla crisi dell’idea moderna di soggetto e dalla sua inadeguatezza ai fini dell’auto comprensione degli individui nelle società complesse: quali requisiti definiscono una personalità? Come il riconoscimento reciproco modifica la percezione del sé? E poi altri interrogativi ancora: ad esempio se il mondo digitale, abitato da avatar immortali, può alla lunga condizionare la nostra concezione della vita, inducendoci a credere di poter essere noi stessi soggetti a continue rinascite. Immersi nel digitale, riusciamo sempre meno a cogliere la linea di demarcazione che separa la realtà dall’apparenza, il virtuale.

Le proposte di Margherita Senigaglia con Alessandro Paronetto e di Vittoria Beraldo, Gregorio Bazzo, Anna Cappellaro si sono incentrate sulle frontiere del nuovo “Io” creato dall’ identità digitale: quanto rimane della persona con la “profilizzazione” dell’io che si costruisce nei social e quanto rischiano gli umani di diventare dipendenti dalla Intelligenza artificiale. Ancora: quale legame permane tra l’autocoscienza e l’apparire e come la tecnica influenza la politica modificando il consenso? Francesco Pozzobon con Sebastiano Zambon si sono chiesti infine quale sia il volto umano dell’IA e se essa possa diventare auto-coscienza come come è accaduto, in ambito scientifico, con l’evoluzione degli esseri viventi.

Tra gli interventi degli accademici giunti a Ischia, quello del docente trevigiano Luigi Vero Tarca, professore onorario di Filosofia teoretica all’università di Venezia.p, intervenuto sul tema: “Identità artificiali e differenze naturali”. Al Festival internazionale della Filosofia di Ischia è gemellato lo “Young Thinkers Festival” di Treviso che si svolgerà per il sesto anno consecutivo dal 26 al 29 marzo del prossimo anno.


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