TREVISO DORME
Lo dice l’indagine di 3viso3 e Ascom. Residenti e non chiedono più cultura e una città aperta e dinamica dove regni la raccolta la differenziata
| Laura Tuveri |
TREVISO – Treviso è una città addormentata. Lo dice l’indagine ideata da 3viso3 in collaborazione con l'Ascom che in circa un anno ha raccolto il parere di oltre 2 mila persone fra residenti e non con l’obiettivo di proporre idee per far rifiorire la città in un'ottica di sviluppo sostenibile e fruibile da tutte le fasce d’età.
I dati elaborati dal prof. Adriano Zamperini dell'università di Padova sono stati presentati ieri, lunedì 19 dicembre, agli assessori Giuseppe Basso (Lavori pubblici), Stefano Pimpolari (Mobilità e Ambiente) Giuseppe Mauro (Attività produttive).
Non solo c’è fame di cultura a Treviso, richiesta in modo trasversale da tutte le fasce d’età, ma anche di raccolta differenziata che viene giudicata quasi “indispensabile” (90.03%) e di pulizia. Riveste un ruolo centrale anche il bisogno di aree verdi che dovrebbero essere dotate di panchine e di fontane. In molti (57.10%) soprattutto fra i non residenti chiede dei bagni pubblici.
La città, i mezzi pubblici e la mobilità. Si evince la richiesta di aree pedonali, in tutte le fasce d’età, così come di piste ciclabili e di mezzi ecologici. Di pari passo con tali richieste, c’è quella di park esterni alle mura dotati di collegamenti veloci per raggiungere il centro con la domanda di corse più frequenti e anche in orario serale e notturno. Assegnano grande importanza agli spazi culturali quali musei, spazi espositivi, centri artistici e culturali gli intervistati, richiesta più accentuata fra gli adulti.
La cultura, spiega il prof. Zamperini, potrebbe essere un volano per l’economia, purché l’offerta sia spalmata durante tutto l’anno e non a spot e rendendo lo spettatore partecipe dell’offerta culturale. Treviso, si evince da questa indagine, risulta essere una città chiusa in se stessa, ma con tante risorse e con cittadini che hanno voglia di cambiamento e che quindi possono giocare un ruolo di primo piano nella progettazione della Treviso del futuro, nell'ottica della progettazione partecipata.