Treviso, record di incidenti da inizio anno: già 38 morti sulle strade
Campagne shock e incontri nelle autoscuole le iniziative del progetto di prevenzione dell'Ulss2
| Isabella Loschi |
TREVISO - Gli incidenti in provincia di Treviso sono tornati ad aumentare dopo una frenata nel 2020, durante il lockdown. Da gennaio ad oggi la Marca ha già registrato 38 vittime della strada e 2.200 incidenti non mortali ma con feriti che comportano conseguenze e impegnativi percorsi di riabilitazione per le persone coinvolte. Tra questi sono in aumento i casi di pedoni investici sulle strisce da automobilisti distratti.
“Il 35% degli incidenti nella Marca sono dovuti all'uso dello smartphone alla guida. Gli incidenti, ancora oggi, sono la prima causa di morte nella fascia d'età 15-24 anni eppure se ne parla sempre troppo poco”, ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa sulle problematiche connesse agli incidenti stradali, sottoscritto con l’assessore regionale alla Sanitàdel Veneto, l’Ulss 4 Veneto orientale e Conferenze dei Sindaci dalle due aziende sanitarie.
Il protocollo nasce dalla volontà delle Istituzioni locali di cooperare per attuare iniziative che puntino a una effettiva e radicale modifica dei fattori di rischio per ridurre l’incidenza di questi eventi, giocando un ruolo importante nella loro prevenzione e gestione. “Dobbiamo organizzare un incontro con le autoscuole per chiedere loro di fare corsi mirati ai neo-patentati sui rischi alla guida: alcol, droghe e uso dello smarthpone”, sottolinea il direttore generale dell’Ulss2.
L’altro nodo discusso è quello dell’utilizzo dei monopattini elettrici: “Trovo assurdo che per guidare un monopattino elettrico, mezzo che può arrivare a superare anche i 25 chilometri orari, non sia richiesta la patente di guida. Bisognerebbe rendere obbligatorio l'esame di guida anche per questi mezzi”.
“Oltre a campagne shock serve condivisione di idee e strategie per aumentare la consapevolezza e promuovere più educazione stradale in tutta la regione – ha aggiunto l’assessore Lanzarin-. Una rete e un buon esempio di lavoro di squadra sapranno definire le iniziative più significative su questo tema. Sono certa che sensibilizzare e porre l’accento sul numero degli incidenti stradali, sulle regole della strada, sulle disabilità e promuovere i sani e corretti comportamenti nei giovani, possano aiutare a creare una corretta campagna di informazione per far comprendere le conseguenze, spesso anche fatali, degli incidenti stradali”. Nell’ambito del progetto sono previste: azioni a favore delle vittime di incidenti stradali con prevalenti esiti cognitivi; azioni a favore dei familiari delle vittime di incidenti stradali e della riduzione dei conflitti post evento; attività di prevenzione legata al fattore umano e attività di prevenzione legata al miglioramento e al controllo della viabilità.